Bibite dalla Bulgaria senza Iva, evasione da 560 mila euro a Cittadella
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L’indagine è nata dalla verifica delle informazioni ricavate dal sistema elettronico comunitario di scambio di dati sull’Iva (Vies)
CITTADELLA. Comprava bibite alcoliche e analcoliche all’estero alleggerite dall’Iva, per un’evasione di 560 mila euro. Protagonista della frode è una società dell’Alta padovana, con amministratore un padovano, smascherata dall’Agenzia delle accise, delle dogane e dei monopoli di Padova.
L’indagine è nata dalla verifica delle informazioni ricavate dal sistema elettronico comunitario di scambio di dati sull’Iva (Vies), grazie al quale gli investigatori sono riusciti a controllare la fatturazione e la spedizione di bevande alcoliche e analcoliche, provenienti da fornitori bulgari e immesse sul mercato nazionale tra il 2020 e il 2021.
I funzionari dell’Agenzia hanno scoperto una società “cartiera” nella zona dell’Alta padovana che effettuava acquisti, all’interno dell’Unione Europea, in particolare da fornitori bulgari.
Acquisti, questi, che avevano come principale obiettivo l’evasione dell’imposta sul valore aggiunto. La ben più nota Iva. I prodotti venivano immessi in commercio sul territorio nazionale tramite la società cartiera, che fatturava a grossisti italiani con addebito dell’imposta, senza però mai provvedere al suo versamento nelle casse erariali.
Nonostante l’accisa gravante sulle bevande alcoliche fosse stata regolarmente assolta, la società padovana, al fine di evadere totalmente l’Iva, si è resa irreperibile e ha omesso la presentazione della relativa dichiarazione.
L’attività di verifica dell’Agenzia delle accise, delle dogane e dei monopoli di Padova si è conclusa con la denuncia all’autorità giudiziaria dell’amministratore della società dell’Alta padovana per i reati di occultamento delle scritture contabili e mancata presentazione della dichiarazione Iva per oltre 560.000 euro.
Nel frattempo sono state immediatamente avviate le attività di recupero delle imposte evase.