JordanLuca sono due persone: Jordan Bowen, londinese di nascita, e Luca Marchetto, da Bolzano, ma londinese per scelta. Si conoscono una decina d’anni fa al Joiners Arms, leggendario locale a metà tra un club e un oratorio, che oggi non esiste più, ma che al tempo era un catalizzatore della coolness millennial, modaiola e queer. Due formazioni diverse, ma complementari. Quella di Jordan da Stephen Jones, ex Blitz Kid, icona New Romantic e il più geniale cappellaio del Regno Unito. Luca da Vivienne Westwood, regina del punk che non ha bisogno di presentazioni. Nel 2018 fondano il loro brand, iniziando a lavorare sull’uomo, a cui dal 2021 affiancano anche la donna.

Jordan Bowen e Luca Marchetto

Jordanluca

Jordan Bowen e Luca Marchetto

Il risultato creativo, dicono, nasce da un territorio di scontro fertile, che definiscono friction, frizione, attrito.

«La mascolinità che raccontiamo è la nostra storia, la nostra relazione, la nostra vita. Di sicuro dentro ci sono il Regno Unito e l’Italia. C’è un contrasto tra l’approccio inglese e quello italiano. Mettiamo insieme questi due bagagli culturali, con idee che all’inizio non hanno senso sulla carta, perché sono uno scontro più che una fusione, e ci lavoriamo  dandogli una forma».

Uno scontro che si sviluppa anche mettendo a confronto ciò che i due Paesi di provenienza considerano istituzione e tradizione e orgoglio condiviso. Da un lato il canone dell’eleganza e del “fatto bene”, dall’altro l’opposizione radicale alle consuetudini delle sottoculture che vengono dal punk e che oggi sono patrimonio condiviso e identitario da salvaguardare. Per la P/E 2022, ambientano il loro show in uno sfasciacarrozze. «Una storia di rinascita dopo un periodo di autodistruzione. Disegniamo per le persone che si sentono nella stessa situazione che noi abbiamo vissuto per primi. Per questo collaboriamo con associazioni che si occupano di salute mentale. Parliamo del nostro viaggio di recupero dalla dipendenza. Un viaggio perché non sei mai completamente guarito. Raccontiamo sempre un percorso, mai una destinazione».

Jordanluca SS 22

Jordanluca SS 22

Jordanluca SS 22
Jordanluca SS 22

Jordanluca SS 22

Jordanluca SS 22

Il senso del tempo è un altro tema fondamentale della loro poetica. Celebrare il qui e ora. Rendere finalmente reali e tangibili le cose che avevamo progettato e sognato durante il tempo sospeso dei lockdown. Anche quella è una rinascita, anche quello è un ritorno. Un tempo in cui non crogiolarsi, ma da spingere in avanti e da allargare. «Inclusività e sostenibilità sono due aspetti che per noi sono il minimo, che vanno dati per scontati, non ha senso stare a parlare per 45 minuti di quanto siamo sostenibili». E allora di cosa ha senso parlare? «Vogliamo aprire uno spazio di discussione. Il “lusso” oggi ha a che fare con la trasparenza e la sincerità. Vogliamo essere aperti, sinceri, discutere, parlare di identità. La rilevanza che puoi avere nei confronti delle persone non riguarda i vestiti, riguarda chi sei». 

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