Università, addio alle domande di cultura generale e 10% di ammessi in più: come cambia il test di ingresso a medicina
Tra le novità anche i Tolc che andranno a riformulare le graduatorie
Nuove regole per il test di ingresso alla facoltà di medicina e, in generale, dell’area sanitaria. Il ministero dell’Università e della Ricerca guidato da Maria Cristina Messa sta lavorando infatti a un nuovo sistema di accesso che sarà introdotto già a partire dall’anno accademico 2022/2023 (per questo primo anno di rinnovamento il test sarà ancora cartaceo, poi diventerà «informatizzato»). Non più il classico "quizzone” generalista ma un test suddiviso in due parti: nella prima parte ci sarà un 15 per cento di domande di ragionamento logico, numerico e "humanities”, mentre nella seconda ci saranno esclusivamente quiz di materie di tipo disciplinare.
I Tolc
Un’altra novità riguarda invece i Tolc (Test online Cisia) che potrebbero essere introdotti già a partire dal quarto anno della scuola superiore e che potrebbero, inoltre, essere svolti due volte l’anno: per ogni studente il ministero, d’accordo con gli Atenei, potrebbe considerare il punteggio migliore ottenuto ai fini della graduatoria.
L’aumento dei posti disponibili
Molto rilevante, vista la lezione impartita dalla pandemia, è l’aumento di posti che saranno messi a disposizione: il 10 per cento in più rispetto a ora (fino a prima del Covid_19 entravano circa mila persone l’anno, già ora siamo oltre i 14 mila, e con questa riforma aumenteranno ancora del 10 per cento). Infine, per far sì che non ci sia discrepanza tra il numero di laureati e quello di chi accede alla formazione post-lauream, anche questo numero verrà aumentato cercando di mantenere il rapporto di un laureato per ogni posto nelle specializzazioni dopo la laurea.
Gli impegni del Governo per il 2022/2023
Oltre a rivedere il test di ingresso, Messa ha chiesto al Governo di rendere disponibili le esercitazioni online delle varie aree tematiche così che siano simili al test ufficiale. E anche di attivare i Mooc (Massive open online courses) disciplinari su piattaforme nazionali disponibili a tutti. Tra le iniziative c’è anche quella di agevolare l’orientamento degli studenti rendendo disponibili informazio e materiali anche i docenti delle scuole superiori e predisporre, nel mese di agosto, test psicoattitudinali per l’autovalutazione a cui gli studenti possono accedere in autonomia.
Per gli anni accademici a partire dal 2023/2024
Dopo unn primo anno di sperimentazione – che sarà quello del 2023/2024 – si andrà a regime con il nuovo test di ingresso. In previsione del quale il ministero chiede al Governo di erogare test online di orientamento e della tipologia Tolc che abbiano come caratteristica l’essere reperibili prima del concorso e con una predeterminazione e pubblicizzazione di quando si svolgeranno. Inoltre, saranno messe a disposizione postazioni informatiche e dedicate e ogni università potrà organizzarsi in autonomia per lo svolgimento del test.