Luce e gas, mercato libero o tutelato? Differenze, tariffe e pagamenti: ecco la guida per orientarsi
TRIESTE. Parlare di risparmio per luce e gas in questo periodo è difficile. Il costo dell’energia è in continua crescita e gli effetti sui consumatori, che siano famiglie o imprese, sono evidenti.
Gli aumenti a doppia cifra delle tariffe si scaricano sulle bollette dei consumatori già da qualche mese, ma gli aumenti non sono uguali per tutti e possono variare se si ha una fornitura con il mercato tutelato o libero.
Per aiutare i possessori di utenze domestiche in difficoltà nel pagare bollette di luce e gas troppo salate, l’Arera, l’Authority dell’energia, ha previsto un piano di rateizzazione per le fatture da gennaio ad aprile 2022.
La misura prevede di spalmare i pagamenti in 10 mesi con la metà dell’importo da saldare nella prima rata e l’altra metà con rate di almeno 50 euro nei successivi mesi. Intanto il passaggio al mercato libero per le utenze domestiche è slittato ancora: se ne parla nel 2024. Chi vuole, però, può lasciare quello tutelato in ogni momento.
Nel grafico qui sotto sono illustrate le differenze tra le due forme di contratto e le istruzioni per cambiare fornitore (clicca in alto a destra per ingrandire).
Le tariffe
Così come ricorda Altroconsumo, il mercato tutelato ha condizioni economiche stabilite dall’Authority e aggiornate ogni tre mesi mentre le offerte del mercato libero sono in parte stabilite dal venditore.
Si tratta delle seguenti voci di spesa: costo dell’energia, quota fissa di “commercializzazione” e altre voci relative all’erogazione del servizio.
I costi di trasporto, distribuzione, oneri di sistema, accise e Iva sono fissati a livello nazionale e sono identiche a quelle del mercato tutelato.
In quello libero, inoltre, i venditori aggiornano le condizioni economiche con periodicità specificata nel contratto e a volte propongono offerte a prezzi fissi per determinati periodi: l’informazione va verificata quando si sottoscrivono le offerte. Volendo, si può provare anche a rinegoziare la tariffa con il proprio fornitore.
I consigli
Passare dal mercato tutelato a quello libero può essere vantaggioso. Per farlo bisogna sottoscrivere un nuovo contratto. Gli esperti di Altroconsumo hanno stilato un vademecum per aiutare i clienti a fare una scelta consapevole.
Innanzitutto bisogna conoscere il proprio consumo annuo e la spesa: così sarà più facile confrontare la stima della spesa annua che viene proposta.
Bisogna poi verificare le condizioni economiche: solitamente le voci di costo sono esposte in una pagina chiamata “condizioni Tecnico Economiche”. Si tratta di un documento importante.
Quando si è in fase di discussione con il potenziale fornitore bisogna richiederlo o controllare che sia nel contratto. Tra i consigli, quello di non effettuare mai un cambiamento d’impulso.
È importante verificare l’offerta proposta e chiedere di visionare le condizioni contrattuali prima dell’adesione. Se ci viene risposto che non è possibile vedere preventivamente le condizioni contrattuali, meglio cercare un’altra offerta.
C’è poi la possibilità di utilizzare i comparatori online (nel grafico in pagina è illustrato quello dell’Arera). Si tratta di strumenti importanti perché, usando il proprio profilo di consumo, si possono confrontare le offerte. Nessuna paura se ci si rende conto di aver scelto un’offerta non adatta alle proprie esigenze.
Se si vuole recedere entro 14 giorni dalla sottoscrizione del contratto c’è la possibilità di esercitare il diritto di ripensamento: sarà come se il contratto non fosse mai stato sottoscritto.
Dopo i 14 giorni, è possibile recedere cambiando fornitore e, volendo, si può ritornare anche nel mercato tutelato. Per quanto riguarda la luce è necessario contattare il fornitore che gestisce il mercato tutelato della propria zona.
Per il gas, l’Authority impone a tutti i fornitori di avere nel proprio listino le condizioni del mercato tutelato. —
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