Il Comune di Mantova in aiuto di famiglie e anziani contro il caro bollette

MANTOVA. Il caro bollette rischia di travolgere anche i mantovani del capoluogo, nelle cui case stanno arrivando le bollette del teleriscaldamento quasi raddoppiate rispetto a quelle dello stesso periodo dell’anno scorso. Le proteste della gente ormai si sprecano e il Comune cerca di venirle incontro.

Dice il sindaco Mattia Palazzi: «Noi abbiamo due priorità, fare di tutto per aiutare chi è in difficoltà e, allo stesso tempo, tenere in equilibrio Tea Sei poiché da quando compra il calore a quando diventa bolletta passano quattro mesi e gli oneri finanziari dell’aumento di costo per la società sono pesanti. Non è un caso che stanno saltando in Italia diverse società che comprano e vendono calore».

Quella del primo cittadino è una risposta indiretta a chi gli chiede di utilizzare i ricavi del turbogas per calmierare le bollette. «Oltre il 90% del nostro teleriscaldamento – spiega Palazzi – dipende da Enipower e per comprarlo Tea sei spende oggi il 600% in più di due anni fa, da 2,82 milioni di euro del 2020 ai 12 milioni del 2022 e, ovviamente, Enipower per produrre il calore che compriamo usa gas, il cui aumento è noto a tutti, così come è ormai evidente l’ipocrisia della politica energetica nazionale: a forza di no, ci siamo sparati sui piedi».

Detto questo, l’imperativo del Comune è aiutare le famiglie. «Adesso – dice il sindaco – sto lavorando su tre misure. Tre giorni fa ho incontrato le fondazioni Comunità mantovana e Bam e stiamo lavorando per unire le forze perché vogliamo, entro marzo, fare un nuovo bando per le utenze di altri 300mila euro per anziani soli con la pensione bassa e famiglie con redditi da lavoro bassi. Ho chiesto, poi, a Tea Sei di verificare se la società finanziariamente può reggere un dilazionamento dei pagamenti fino a quattro mesi: l’ipotesi è allo studio e presto sapremo definirla».

Infine, «appena avremo, a inizio maggio, il dato della quota parte del dividendo a valere sull’utile 2021 che il Comune percepisce da Tea per la partecipazione della stessa ad Enipower potremo valutare un terzo bando nella seconda parte dell’anno, di altri 300mila euro». Palazzi ricorda che già adesso di quel dividendo, che solitamente si aggira su 1,7 milioni di euro, «investiamo ogni anno circa un milione per farci carico di utenze e bisogni primari dei cittadini in condizione di povertà. Quindi, stiamo cercando risorse ulteriori e straordinarie a fronte di quella che rischia di essere una vera e propria emergenza sociale».

A fine 2021, il Comune era già intervenuto per dare un contributo alle famiglie e ai single con redditi Isee fino a 16mila euro un contributo per le bollette. Allora furono 879 i beneficiari, con aiuti tra i 300 e i 400 euro: «In queste settimane – dice Palazzi – gli uffici stanno terminando di erogare i contributi, 234mila euro in tutto».

E sottolinea una serie di dati emersi dalle domande accolte: «Ci restituiscono una fotografia che vede su 879 beneficiari 185 anziani soli, il 21%, e 694 famiglie, il 79%. Di queste, 34 con almeno un anziano a carico e 486 con figli a carico. Delle 694 famiglie 308 sono risultate con reddito da lavoro, circa il 40%, una fascia di popolazione che non si è mai rivolta ai servizi sociali né ha mai avuto prima la necessità di aderire a bandi a sostegno del reddito».

Un altro dato significativo è quello relativo all’area geografica: «Il centro storico conta 217 beneficiari, seguito da Lunetta con 216, da Valletta Valsecchi con 85, poi Valletta Paiolo e Colle Aperto con 63, Pompilio con 51 e Te Brunetti con 46».