Latitante italiano arrestato dalla polizia slovena: si tratta di Fabrizio Dante, deve scontare l’ergastolo per l’omicidio del poliziotto Di Leonardo

TRIESTE Il killer italiano arrestato a Capodistria dalla polizia slovena lo scorso mercoledì è Fabrizio Dante, condannato all'ergastolo per l'omicidio dell'agente di polizia Giovanni Di Leonardo, avvenuto nel 1985 lungo l'autostrada Roma-L'Aquila.

Dante si era dato alla fuga circa una settimana fa, quando la condanna era stata confermata in Cassazione.

Dopo una settimana di latitanza è arrivato l'arresto da parte della polizia slovena, ora si attende che vengano avviate le pratiche per l'estradizione. 

Fabrizio Dante avrebbe fatto parte di un commando che uccise un agente scelto della Polizia stradale, Giovanni Di Leonardo, e ferì un altro poliziotto, Pierluigi Turriziani. I due agenti nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 1985 erano in servizio lungo l'autostrada Roma-L'Aquila quando notarono un'auto ferma con il cofano alzato e due persone che chiedevano loro soccorso.

Secondo la ricostruzione fatta dalla Digos, appena fermi, una terza persona sbucò e sparò uccidendo Di Leonardo - che sarebbe morto poco più tardi - uno degli altri due, invece, sparò contro Turrigiani, al posto di guida, ferendolo. I due agenti furono estratti dall'auto di servizio, ammanettati, fatti rotolare lungo la scarpata.

I terroristi si impossessarono delle loro armi e ripartirono con le due auto. Turrigiani riuscì a risalire sulla carreggiata e a dare l'allarme.

Dante era scomparso da casa nei giorni scorsi, dopo la sentenza definitiva di condanna emessa dalla Corte di Cassazione. Quando le forze dell'ordine lo hanno cercato a casa, a Passoscuro, non lo hanno trovato. Le accuse del pm, Erminio Amelio, erano di omicidio volontario aggravati dalla premeditazione e dai futili motivi e con finalità di terrorismo.