Trieste, il Carnevale 2022 orfano di eventi ufficiali. Ma le maschere andranno n giro nei rioni
L’emergenza pandemica ha ridotto le sentite iniziative del giovedì grasso
TRIESTE Le “Serve” di Servola costrette a girare alla spicciolata, giovedì grasso, per le vie del loro rione, rinunciando al tradizionale corso.
Alcune maschere in libertà in piazza tra i Rivi, a Roiano, al seguito di “Gian. . el paiazo de Roian”, divenuto ormai la mascotte del carnevale rionale, mentre gli insegnanti e i piccoli alunni della scuola per l’infanzia “l’Isola dei Tesori”, durante un’uscita sul territorio, coglieranno l’occasione per portare a “Gian” il loro sorriso e un festoso saluto.
L’emergenza pandemica, con le conseguenti restrizioni, ha ridotto a queste poche, ma comunque sentite iniziative, il programma del 24 febbraio, giovedì grasso, classico appuntamento del Carnevale. Si tratta, come si precisa da parte del Comitato di coordinamento del Carnevale di Trieste, di proposte svolte a titolo personale. «Per quanto riguarda il Comitato – sottolinea la nota – confermiamo la cancellazione della sfilata che, se possibile, sarà effettuata entro l’anno, e l’allestimento della mostra fotografica dei 30 anni, presumibilmente al Magazzino delle Idee. Di concerto con l’assessore Giorgio Rossi – conclude il documento – si sta pensando a una grande sfilata internazionale».
«Per non disperdere del tutto tradizioni ed entusiasmo – spiega la presidente del Comitato, Sabrina Iogna Prat – abbiamo deciso di lanciare quest’anno, assieme alle realtà rionali, un’iniziativa denominata “Maschere in libertà”, che consiste nell’invito a tutti a indossare le maschere e uscire, ovviamente evitando gli assembramenti. In virtù dell’abolizione dell’obbligo di indossare le mascherine all’aperto – dice la presidente – nulla impedisce infatti alle singole maschere di muoversi liberamente. L’invito è rivolto anche e soprattutto a giovani e bambini, le categorie maggiormente penalizzate in questi due anni. L’esempio è quello di Venezia – conclude – con la possibilità di passeggiare, mettendo in mostra il proprio costume e il brio tipico della maschera che si impersona».