“Libera” tra gli studenti modenesi «Loro il nostro futuro»

MODENA In un periodo storico così incerto e complicato come quello che stiamo vivendo l’impegno sociale per la cittadinanza assume un ruolo fondamentale per tutti, ma ancor di più per i giovani, gli adulti di domani. Questo è stato l’obiettivo del progetto di alternanza scuola lavoro organizzato per la classe 4ªB del liceo classico Muratori- San Carlo gestito dall’associazione contro le mafie “Libera”. In scena è andata una settimana all’insegna di temi sociali attuali, grazie al lavoro di numerosi volontari. «Come associazione ci siamo chiesti come potessimo organizzare un percorso efficace e abbiamo deciso di farlo mettendo in contatto gli studenti con le associazioni del territorio modenese che collaborano noi, dal “Windsor Park” al “Centro giovanile Happen”», dicono i volontari di “Libera”. «Crediamo che in un momento come questo, alla luce degli ultimi eventi tra la Russia e l’Ucraina, sia stato importante creare una grande coscienza sociale».

Tutto questo è stato possibile anche grazie al lavoro dei docenti. «I volontari delle varie associazioni si sono messi in gioco con l’entusiasmo. Pure gli studenti hanno dimostrato di essere cittadini attivi, volenterosi e interessati», dice la professoressa referente del progetto Maria Lorena Alvino.

Tante sono state le attività svolte dai ragazzi. Tra queste c’è stata l’esperienza con la Cgil, che si pone l’obiettivo di rappresentare i lavoratori e di tutelare i loro diritti favorendo l’uguaglianza. La classe ha fatto emergere anche l’esperienza con il “Centro giovanile Happen”, sorto in via Canaletto con lo scopo di accogliere ragazzi disagiati, ma trasformandosi poi in un centro di dialogo dedicato alla promozione artistica e culturale.

La più amata da tutti è stata però l’esperienza presso il “Windsor Park” di via San Faustino, zona di degrado che è stata riqualificata e oggi è un condominio che accoglie per lo più donne e bambini in condizioni difficili e favorisce la loro integrazione, con corsi di cucina, yoga o lezioni di italiano. «Per un’ora abbiamo assunto il ruolo di insegnanti di italiano per queste donne e ci siamo resi conto di quanto sia importante sostenere progetti per favorire l’inclusione e far sì che tutte le persone siano allo stesso livello», riportano alcuni degli studenti della classe 4ªB.

«Mi auguro che questa esperienza sia l’inizio di un impegno che caratterizzerà la vostra vita da qui in avanti, vi invito a perseguire sempre con passione la cittadinanza e la legalità, le cose su cui potete fare la differenza», conclude l’assessore alle Politiche per il lavoro e la legalità Andrea Bosi.



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