Acqua alta, 62 milioni stanziati per Venezia: serviranno per pontili, rive e fondamenta
Firmato un nuovo decreto dalla struttura commissariale. Mancano ancora i ristori per chi ha subito danni da 20 mila euro
VENEZIA. A distanza di più di 27 mesi dall’acqua alta del 12 novembre 2019, ecco altri 62 milioni di euro che serviranno a finanziare 48 interventi strutturali per mettere in sicurezza rive, approdi e pavimentazioni della città. Finanziati dal governo, i soldi sono stati previsti nell’ultimo decreto firmato dal sindaco Brugnaro in qualità di commissario straordinario per l’emergenza acqua alta.
Si tratta degli interventi inseriti in “lettera D” del decreto legislativo del 2018. Ecco, nel dettaglio, la suddivisione. A Insula-Veritas andranno 9,2 milioni per cinque interventi, tra cui il rialzo del muretto di contenimento di S. Pietro in Volta e Portosecco, l’impermeabilizzazione del paramento spondale di Pellestrina e Lido. Poco più di cinque milioni ad Actv per cinque interventi tra cui la ricostruzione degli approdi di S. Zaccaria Jolanda, Monumento e Danieli, del pontile di Murano Faro e degli approdi di Tronchetto A e B.
Quattrocento mila euro a Veritas per opere di antiscalzamento del muro di cinta. La fetta più grossa, quasi 38 milioni, finirà invece al Comune per ventotto interventi complessivi. Tra questi, il ripristino strutturale della palestra ad uso scolastico e sportivo di S. Alvise, il rialzo pavimentazione delle Fondamenta Nove, Cannaregio, Venier, Savorgnan, S. Giobbe, Zattere e della Giudecca, e delle Rive Schiavoni, Giardini Biennale, V. Veneto e Sette martiri, oltre al ripristino diffuso dei “gatoli” presenti sui muri di sponda del sestiere Castello.
Quasi 400 mila euro sono invece destinati alla Città metropolitana per la messa in sicurezza di San Servolo ed il nuovo pontile per l’Iss Fermi. Nove milioni e cinquecento mila euro, infine, al Provveditorato alle opere pubbliche per il ripristino della soffolta di Pellestrina, delle sponde fronte isola degli Armeni, delle sponde dell’isola di Torcello e delle Vignole, oltre al ripristino dei danni per le sedi di Questure, Prefetture e Vigili del Fuoco.
Questi ultimi 62 milioni di euro stanziati si aggiungono ai 57 milioni di euro già eseguiti in lavori pubblici. Tra questi, ad esempio, l’innalzamento del muretto di protezione a Pellestrina e a Sant’ Erasmo, all’Isola delle Vignole o il rifacimento della riva prospiciente ai Giardinetti Reali a Venezia, o ancora tutti gli interventi per ripristinare la piena funzionalità delle fognature sia nel centro storico che nelle Isole, tra cui la messa in sicurezza del compendio Ex Pescheria a Burano. Ai lavori si aggiungono più i 25 stralci di indennizzi emanati dalla struttura commissariale con i quali sono stati riconosciuti oltre 6 milioni di euro a 2.242 privati cittadini ed oltre 26 milioni a 2.796 tra attività sociali, di culto, economiche e produttive, per un totale pari a 32.047.311 euro.
A mancare ora è la fatidica lettera e), quella cioè relativa ai rimborsi per chi ha subìto danni superiori ai 20 mila euro. Nell’ultima legge finanziaria sono stati messi a bilancio 40 milioni di euro per rendere capiente quel fondo statale che si era esaurito nel 2020. Se i soldi, dunque, ci sono, a mancare ora è una data precisa che indichi quando famiglie e attività possano ricevere i soldi attesi da più di due anni. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA