Vigilantes in arrivo a Trieste per controllare scuole, musei, mercati e giardini: quasi 2 milioni di spesa
TRIESTE Un occhio particolare al verde pubblico, ai parchi e ai giardini. Poi scuole, istituti per l’infanzia, musei, biblioteche, centri sportivi, ricreatori, servizi sociali, mercati e Porto vecchio: le occasioni per delinquere (vandalismi, furti, rapine) ai danni del civico patrimonio non mancano e il Comune deve ricorrere alla vigilanza armata “esterna” al fine di tutelare suoi asset.
Il contratto con l’attuale gestore scadrà il 14 febbraio 2023, ricorrenza di San Valentino, e il Municipio si è già messo in moto per garantire la successione. Una successione parziale poichè per una buona fetta è assicurata da un soggetto uscente, cioè la milanese-comasca Sicuritalia (con capogruppo, group service, servizi fiduciari).
Invece, rispetto alla precedente stagione, mancheranno nel “rti” Sorveglianza diurna e notturna, Gsa, Stabilimento triestino di sorveglianza e chiusura, Corpo vigili notturni.
Per la seconda volta consecutiva - spiega il direttore di Gare & appalti Riccardo Vatta - il Comune ha optato per l’adesione alla convenzione della centrale unica di committenza, che opera a vantaggio di altre amministrazioni in regione: si tratta, in particolare, del “lotto 3”.
La spesa, tutto incluso, è pari a 1 milione 908.000 euro, a coprire il periodo che va da metà febbraio ’23 a metà febbraio 2026. Vigilanza fissa diurna e notturna, ispettiva, telesorveglianza con pronto intervento: Vatta valuta che l’insieme di queste attività richieda una quarantina di addetti. Le annate, finanziariamente più impegnative, sono quelle 12-mesi-12, che raggiungono i 636.000 euro, mentre il ’23 e soprattutto il ’26 presentano importi minori.
Lo stesso Vatta specifica le tre tipologie di lavoro: c’è la ronda, c’è il piantonamento (per esempio le scuole e i mercati), c’è l’apertura/chiusura dei giardini pubblici che una volta era curata dai giardinieri comunali ma, essendo ormai esaurito il ruolo, hanno dovuto passare la mano. E’ probabile, non ancora certo, che la vigilianza avrà modo di occuparsi anche di villa Revoltella.
Nella determina, che illustra i perchè dell’affidamento, il civico dirigente puntualizza che nel contesto comunale esistono siti «dove operano persone che svolgono compiti di particolare delicatezza per il pubblico interesse», come nel caso del Servizio sociale spesso alle prese con situazioni borderline rispetto alle quali è opportuno un supplemento di sicurezza. Poi i siti «in cui è giacenza di valori significativi o merci di valore asportabili»: musei, biblioteche, mercati, scuole rientrano in questa tipologia. Infine si può palesare la fattispecie del luogo caratterizzato da affluenza di pubblico - parchi e giardini ne rappresentano un tipico esempio - o al contrario il sito in stato di temporaneo inutilizzo. Sicuritalia, che fa capo alla famiglia Manca, è dagli anni Cinquanta una delle più grandi realtà nazionali nell’ambito della vigilanza con 15.000 addetti e un fatturato di 600 milioni di euro. A Trieste il quartier generale è in via Flavia.