Trieste, un piano per ridisegnare Barcola: pronti i fondi e la legge della Regione
Un altro passo avanti verso la riqualificazione di Barcola. Dopo i fondi per la bonifica del terrapieno, la Regione ora guarda all’intero lungomare: dalla Pineta al Bivio di Miramare.
La giunta regionale, in accordo con il sindaco Roberto Dipiazza, è pronta a finanziare uno studio di fattibilità tecnica per cambiare volto alla costa. La posta di bilancio, per lo studio di fattibilità, già c’è e prevede una spesa fino a 180 mila euro.
L’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro ha preparato una norma ad hoc.
Secondo le intenzioni, si tratterà innanzitutto di ridisegnare la fascia costiera per poi metter mano all’intero lungo mare, così da renderlo fruibile e attrattivo per i triestini e per i turisti.
Venerdì scorso Scoccimarro ha illustrato alla I Commissione integrata regionale la legge, che prevede «l’affidamento, mediante le procedure della normativa di settore, di un servizio finalizzato alla predisposizione dello studio di fattibilità tecnica ed economica concernente le opere di riqualificazione della costa del lungomare di Barcola che, per quanto di competenza della Direzione centrale difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, contemplerà interventi che interessano la geomorfologia e la sedimentologia per la difesa dell’area costiera».
Così, dunque, il provvedimento regionale. «L’obiettivo – chiarisce l’assessore – è quello di creare un nuovo lungomare, nell’ottica della preservazione per il futuro, visto il previsto innalzamento del livello del mare e le mareggiate sempre più alte e intense che rischiano di arrecare danni sempre più ingenti e di comprometterne la fruibilità».
I professionisti che metteranno mano allo studio dovranno farlo tenendo conto della partecipazione dei triestini e delle categorie economiche locali. Un aspetto, questo, imprescindibile prima di procedere con qualsiasi cantiere.
«Con il sindaco Dipiazza – evidenzia Scoccimarro – collaboriamo da oltre vent’anni per migliorare Trieste e rendere sempre più bello il nostro territorio. Con la riconversione dell’area a caldo della Ferriera – ricorda l’esponente della giunta Fedriga – abbiamo avviato la rivoluzione industriale e portuale nel segno dello sviluppo sostenibile. L’ambiente è centrale anche nella rinascita del terrapieno di Barcola».
La Regione, a riguardo, ha già in tasca 5 milioni di euro per le opere di bonifica di quell’area. «Ora invece ho concordato con il sindaco di finanziare lo uno studio per la riqualificazione di tutta Barcola, partendo dalla protezione della costa per arrivare a un lungomare più attrattivo per i triestini e i turisti».