Venezia, si interrompe la serie positiva: ko a Perugia
Temeva questa gara Paolo Vanoli. Non lo aveva detto così tanto per dire ma i fatti del Curi gli hanno dato ragione: arriva la seconda sconfitta del suo ciclo (2-1) dopo quella al debutto contro la Reggina e dieci punti in quattro gare. Decisivo Lisi nel primo quarto d’ora, prima con una rete fortunosa che soprende Joronen e poi con un bolide dalla lunga distanza. Pohjanpalo rende la serata meno amara ma non è stato il Venezia visto altre volte. Serve rimediare lunedì in casa contro un arrabbiato Parma.
In salita
Una visibilità non proprio al massimo accoglie le due squadre in campo. Il regolamento dice che si debba vedere da porta a porta e l’arbitro Rapuano, dopo il minuto di silenzio per la morte di Mihajlovic, fischia l’inizio. Vanoli ritrova Ceppitelli al centro della difesa, mentre a centrocampo si rivede Fiordilino. Stavolta l’inizio è complicato; spesso avevamo osservato il Venezia partire convinto, invece quasi sul fondo dalla sinistra, il cross di Lisi si trasforma in una traiettoria insidiosa che supera Joronen. Rete fortunosa ma il finnico doveva fare meglio. Il Venezia prova a controbattere (Crnigoj non sorprende Gori) ma Lisi, in serata di grazia, buca da lontano il portiere finnico con un tiro bello e imparabile. In un quarto d’ora, il Venezia becca due reti e si fa dura contro una diretta concorrente. Nota statistiche: sono le prime reti di Lisi in campionato. Gli arancioneroverdi sono in difficoltà, gli umbri corrono molto e tra le notizie negative del momento, c’è il giallo a Wisniewski che lunedì contro il Parma gli farà saltare la prima partita stagionale. La nebbia si alza un po’ ma il Venezia continua a non vedere la porta; la manovra non è fluida, le discese sulle fasce sono poche, a Pohjanpalo e Johnsen non arrivano rifornimenti e si sbagliano troppi passaggi. Il Perugia vive sugli eurogol iniziali, che per ora indirizzano la partita. Certo, serve una scossa.
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Poche occasioni
Il Venezia è più convinto, deve rischiare e prova a ripetere la rimonta di Modena di undici giorni prima ma serve un salvataggio di Joronen per evitare subito il tris di Luperini. Serve maggiore lucidità, perché il tempo c’è a disposizione, invece Pohjanpalo sbaglia da pochi passi la rete per riaprire la gara. Gli arancioneroverdi sono volitivi, il Perugia cerca di abbassare il ritmo ma quando viene avanti, sono brividi, come la botta di Bartolomei respinta da Joronen: il portiere cerca di rifarsi dopo la beffa dell’1-0. Ma, nella sostanza, non si riesce a impensierire con continuità il portiere del Perugia.
Assalti finali
Vanoli butta dentro tutti quelli che può nel tentativo di giocarsi le ultime possibilità ma non è serata. Anzi, il gruppo pare quasi sfiduciato, quasi sentendo la sconfitta dietro l’angolo. La visibilità diversa più scarsa, si prova a buttare in mezzo qualche palla senza che succeda qualcosa di buono. Anche Castori fa qualche cambio, più che altro per spezzare il ritmo e per proteggere ancora di più Gori. La rete poco prima del fischio finale di Pohjanpalo rende un po’ più interessante e pepato l’ultimo scampolo di gara. Il Perugia sente un po’ meno in pugno il Venezia ma vede lo striscione del traguardo e si arriva alla fine con la seconda sconfitta del ciclo Vanoli. Sconfitta che fa tornare indietro il Venezia e rilancia gli umbri. E il fondo della classifica è una grande ammucchiata.