Pont, commercio in allarme per la provinciale chiusa
PONT CANAVESE. A dieci giorni dalla frana di località Rogge, dovuta allo sfaldamento della parete di roccia, la strada provinciale di accesso al paese dai Comuni della Valle Orco è ancora chiusa e a patirne le conseguenze sono i commercianti del paese, in particolare quelli che hanno le attività in via Caviglione e in via Marconi. Con una lettera i negozianti hanno posto il problema all’amministrazione comunale, chiedendo delucidazioni e tempi di intervento per la riapertura della strada.
«Abbiamo notato che con la strada chiusa, in appena una settimana, gli affari sono diminuiti in maniera drastica - raccontano i commercianti dei dintorni. - A mancare sono soprattutto i clienti di Sparone e Locana, della vallata, che da quella via accedevano al paese mentre ora sono probabilmente più comodi nel fare le commissioni in altri Comuni della zona. Abbiamo chiesto informazioni all’amministrazione sulla riapertura della strada, perché ciò che era mancata nei giorni scorsi era stata l’informazione su quanto stava succedendo e sulle possibili tempistiche di intervento».
Da chi vende alimentari a chi si occupa di altri generi, la richiesta di intervento è chiara e il Comune di Pont ha già fornito risposte, con soddisfazione dei commercianti, anche attraverso una comunicazione del sindaco Bruno Riva nel consiglio comunale di venerdì.
A raccontare nel dettaglio i prossimi passi verso la riapertura della strada è il vicesindaco Massimo Motto. «La frana avvenuta in località Rogge è stata una fatalità, un evento disgraziato. Comprendiamo le ragioni dei commercianti e stiamo facendo il possibile per non penalizzarli: la chiusura della strada era una misura inevitabile per questioni di sicurezza e incolumità pubblica - spiega Motto. - Il geologo del Comune e quello di Regione Piemonte hanno lavorato senza sosta, anche con l’ausilio di droni, sin da subito, fermandosi soltanto in occasione delle due nevicate. Se abbiamo mancato in qualcosa è stato nella comunicazione, non aggiornando i cittadini giorno per giorno sull’andamento delle verifiche e ce ne scusiamo».
Non appena è arrivata la perizia, il Comune di Pont ha affidato i lavori in vista della riapertura: «Martedì 13 alle 7.30 abbiamo ricevuto la perizia e alle 11 abbiamo affidato i lavori a una ditta specializzata: il primo passo, previsto per oggi, lunedì 19, è disgaggiare i massi ancora ancorati al versante, poi si passerà alla retificazione della parete - spiega il vicesindaco. - Tutti gli interventi avverranno con la supervisione di Città metropolitana e Regione Piemonte. Il 16 si è tenuto un tavolo tecnico su come procedere. Gli interventi dureranno, secondo le stime, 5 giorni in condizioni meteorologiche ottimali e se non ne serviranno di supplementari».
Il passo successivo sarà riaprire la strada: «Indicativamente, in un mese dalla frana, la strada riaprirà e passeremo alla rimozione del masso che poggia ancora sulla parete di roccia e la cupola della chiesa - commenta Motto. - Sottolineo, inoltre, che nel 2018 l’accesso principale al paese, il ponte della Fejteria, è rimasto chiuso da marzo ad agosto per l’installazione della passerella pedonale. Questo intervento, della durata massima di un mese da quando è avvenuta la fatalità, sarà sicuramente meno penalizzante».