Parigi, sale a 3 il bilancio dei morti. Esplode la rabbia dei curda: roghi e scontri con la polizia
Sale a tre il bilancio dei morti in seguito all’attentato a Parigi nel quartiere curdo, in rue d’Enghien, nel decimo arrondissement. Lo ha riferito la procuratrice parigina, Laure Beccuau, parlando con la stampa sul posto dell’attacchi. Sono diversi, invece, i feriti. Il presunto attentatore, fermato, si trova in gravissime condizioni in ospedale.
Attentato a Parigi, sale a 3 il bilancio dei morti
A sparare un 69enne pensionato della società delle ferrovie francesi, già noto alle forze dell’ordine per tentato omicidio. Avvenuto l’8 dicembre di un anno fa, quando aveva fatto irruzione in un campo migranti armato di una sciabola. L’uomo era stato incriminato per tentato omicidio con l’aggravante razzista. In queste ore la Procura antiterrorismo sta valutando se i fatti sono di natura terroristica o meno”. Il pensionato, uscito dal carcere dieci giorni fa e in attesa di processo, era anche noto per un altro tentato omicidio nel 2016.
“Voleva attaccare gli stranieri”
“Voleva ovviamente attaccare gli stranieri, anche “se resta da vedere se volesse soprattutto colpire i curdi”. Così Gerald Darmanin, ministro dell’Interno francese, che ha tenuto una conferenza stampa improvvisata sul luogo della sparatoria. L’uomo, ha aggiunto, “ha agito da solo e in questo momento è in ospedale. Aveva avuto problemi con la giustizia nel passato ed era stato rilasciato l’11 dicembre”. Lo stesso presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, ha chiesto al suo ministro dell’Interno – in visita al commissariato di Turcoing – di rientrare a Parigi e recarsi sul posto dell’attentato. L’Eliseo ha disposto un rafforzamento della sicurezza per altri luoghi dove si raccolgono i curdi a Parigi.
Esplode la rabbia dei curdi: scontri con gli agenti
Con il passare delle ore esplode la rabbia dei curdi. Scontri e lanci di oggetti contro la polizia nel quartiere curdo, a un centinaio di metri dalla rue d’Enghien. Nella zona i membri della comunità curda si sono riuniti per gridare la loro rabbia. Una parte della manifestazione spontanea è degenerata in scontri con la polizia che sta lanciando lacrimogeni. La tensione è alle stelle con roghi in strada, fischi, scontri con la polizia in tenuta antisommossa. Secondo Bfmtv, i manifestanti protestano contro il governo e il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, per non aver garantito la protezione della comunità curda. Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha twittato: “La comunità curda e tutti i parigini sono stati colpiti da questi assassinii commessi da un militante di estrema destra. I curdi che sono residenti devono poter vivere in pace e sicurezza. Parigi è al loro fianco in queste ore tristi”.
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