Imoco, Palaverde in festa per le campionesse del mondo
foto da Quotidiani locali
«Ancora una volta sul tetto del mondo». E’ la curva sud del Palaverde che dà il tono della festa di fine anno (e che anno il 2022, con quattro trofei su cinque!) per le pantere. Il 3-0 a Perugia è quasi scontato per il pubblico, meno per Santarelli.
Già due ore prima della gara, coi botteghini chiusi, l’atmosfera è quella dei giorni più belli, quelli da mettere nell’album dei ricordi. Essere qui per immortalare le campionesse del mondo, salutarle, parlare con loro, scambiare sorrisi e abbracci, è un bel regalo di Natale per i tifosi che hanno, come da tradizione, bruciato le vendite dei biglietti nei giorni scorsi. Il risultato non era importante, con il primo posto già in cassaforte da qualche settimana, e certamente Perugia non era arrivata in Veneto con velleità di fare punti in chiave salvezza.
L’importante era fare festa e cantare “campioni del mondo” e tutto il repertorio della curva sud. Il coro iridato risuona quando si capisce che la partita nel terzo set è ormai incanalata verso la dodicesima vittoria del girone di andata. E’ il preludio al tripudio che tutti aspettavano.
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Asia Wolosz guida il giro di campo, prendendo per mano le compagne e quasi “rubando” la coppa dalle mani dei due presidenti Garbellotto e Maschio. Le note di “One” degli U2 dei Queen scandiscono le immagini della finale contro il Vakifbank. Ad ogni replay l’esultanza è come se si vedesse l’azione per la prima volta. Con la scenografia dei led dagli spalti a comporre nuove costellazioni nel cielo gialloblù, si aspetta il crescendo fino al pallone decisivo messo a terra da Haak. Le pantere sono sedute in gruppo ai piedi della curva sud e si godono, forse per la prima volta, le immagini del loro secondo trionfo iridato. E’ un po’ come rivedere un bellissimo album di famiglia. Tutti vogliono sentirsi parte di questo momento, in modo da poterne parlare e raccontare nei prossimi anni. L’immancabile “We are the champions” viene soffocata e sostituita dal più italico “campioni del mondo”.
E’ il culmine di un lavoro iniziato molto tempo fa, in cui tutti i protagonisti in ambito societario, tecnico e agonistico hanno eseguito a meraviglia il loro lavoro. E’ la festa dei tifosi di tutte le età che scendono sul taraflex per tentare un approccio con le campionesse del mondo. C’è gloria per tutte le giocatrici, anche per chi gioca meno, ma lavora comunque tantissimo in palestra. C’è tanta voglia che questo momento non finisca e magari possa ripetersi in futuro. Gli ingredienti per restare in alto ci sono tutti e questo pomeriggio di fine anno ne è una conferma.
La partita ha detto poco dal punto di vista tecnico, con le pantere visibilmente stanche dopo due mesi al limite. Wolosz resta in panchina per una botta al viso presa in allenamento, ma Carraro conduce bene la squadra, nonostante qualche passaggio a vuoto. Perugia non demerita, specie nei primi due set, ma poi crolla nel terzo. Le pantere hanno gran voglia di festeggiare e, fino a Capodanno, di riposare un po’.