Cuorgnè, prezzi al rialzo fino al triplo per poter utilizzare le palestre
CUORGNÈ. Nuove tariffe per utilizzare le palestre cittadine nel 2023, con un cospicuo aumento rispetto a quelle dell’anno che sta per finire. A lanciare l’allarme per lo sport di Cuorgnè è ancora una volta il consigliere comunale del gruppo di minoranza Cuorgnè c’è Davide Pieruccini, preoccupato per le sorti delle associazioni e degli utenti che, se dovranno aumentare i costi o spendere di più, secondo lui potrebbero scegliere di andare ad allenarsi altrove o non iscriversi più. L’amministrazione comunale, tuttavia, attraverso le parole del vicesindaco Vanni Crisapulli, con delega all’assessorato allo Sport, ribadisce che la scelta è stata fatta a malincuore a causa dei ripetuti aumenti, ma che il Comune andrà incontro alle esigenze delle società e delle associazioni sportive cittadine. «L’affitto orario per la palestra della scuola primaria Aldo Peno è triplicato, passando dai 12 euro di quest’anno ai 36, più Iva al 22%, del 2023, anche se, convenzionata con La Fenice ballet, vedrà mutare la tariffa a luglio, a conclusione dell’anno accademico della scuola di ballo- commenta Pieruccini. - È un caso unico per quanto riguarda la proroga tra gli aumenti, quasi sempre cresciuti molto, delle tariffe orarie di affitto delle palestre cittadine, sedi degli allenamenti delle associazioni e delle società sportive del nostro territorio».
Oltre alla Peno, anche l’affitto orario della palestra di via Cappa nel 2023 sala a 50 o 60 euro all’ora a seconda del periodo dell’anno, 40 o 50 euro per la palestra dell’Ex Morgando, con riduzione del 50% per la palestra delle scuole medie e quella della primaria se gli atleti hanno meno di 18 anni. Precedentemente la tariffa più alta era di 30 euro per la struttura di via Cappa nel fine settimana da metà ottobre a metà aprile.
Il consigliere di minoranza commenta la scelta dell’amministrazione di aumentare gli affitti in un periodo di ristrettezze economiche come quello attuale: «Non so spiegarmi una decisione simile: è chiaro che gli aumenti per le bollette pesano, ma in questo modo non si rischia di pregiudicare la sopravvivenza delle attività sportive di Cuorgnè? Mi viene da pensare che si tratti di un’incapacità di valutazione da parte della maggioranza, che non si rende conto che le associazioni sportive, al contrario degli amici che si trovano per una partitella e possono suddividere i costi, si potranno trovare di fronte alla scelta se continuare ad allenarsi a Cuorgnè o scegliere un’altra sede, mentre gli utenti dovranno valutare, se aumenteranno le quote di iscrizione a squadre e associazioni, se potranno ancora permettersi di fare sport. L’attività sportiva, infatti, se non se ne andrà in altra sede, compenserà i costi sull’utente finale. Con questa decisione si toglie il sostegno a chi fa sport a Cuorgnè, si rischia di distruggere il tessuto sportivo della città».
A commentare la decisione dell’amministrazione comunale è il vicesindaco Vanni Crisapulli, che si occupa anche della delega allo Sport: «Abbiamo dovuto prendere questa decisione a malincuore, per non tassare ulteriormente i cittadini a causa dei costanti aumenti dell’energia. Sull’affitto delle palestre cittadine il Comune incassa il 12%, mentre la parte testante serve a sostenere le spese di gestione degli impianti. Da persona di sport questa decisione non è stata semplice, ma sono stati presi degli accorgimenti per alleggerire le spese quando si tratta di famiglie e di bambini, dimezzando i costi con tariffe ad hoc se si tratta di minorenni. Ci siamo dovuti adeguare alla situazione attuale, ma siamo sempre pronti ad andare incontro alle necessità di cittadini e associazioni, anche in un’ottica di collaborazione. Aiuteremo le società sportive, ad esempio, promuovendo le differenti discipline nelle scuole per portare nuovi iscritti. I costi sembrano alti in questo momento, ma vista la situazione si tratta di aumenti minimi, per servizi che continueranno a essere garantiti alla cittadinanza. Ricordo, inoltre, che l’amministrazione è molto disponibile ad aiutare società e associazioni, come dimostra il caso dell’area sportiva di Salto, per cui non si richiedono canoni di affitto ai giovani che vi si allenano».