Ex consigliere e storico cronista di “A tutto Carnico”: morto Arrigo Lunazzi
TOLMEZZO. Nella notte di venerdì 10 marzo, dopo una malattia che lo aveva colpito da qualche tempo, è scomparso Arrigo Lunazzi, classe 1936, «coscritto di Silvio Berlusconi», come amava ricordare lui stesso, che il 15 aprile prossimo avrebbe compiuto 87 anni.
È stato storico cronista di “A tutto Carnico”, la trasmissione radiofonica che l’emittente tolmezzina Radio Studio Nord mette in onda da oltre trent’anni.
E del programma proprio Lunazzi è stato uno dei pionieri, fin da quando nell’aprile 1991, raccontò per la prima volta, una partita di campionato tra Ovarese e Ancora: fu uno degli otto primi radiocronisti che furono i protagonisti della prima puntata della diretta dai campi del calcio della montagna.
A quel primo servizio seguirono 25 anni di appassionata collaborazione. Personaggio sempre molto vicino alla realtà locale sia in ambito sociale che in ambito sportivo, è stato anche collaboratore del Messaggero Veneto raccontando le vicende del Carnico.
Fu uno dei fondatori dell’Associazione Sportiva Verzegnis, quindi nel suo lungo impegno societario presidente della locale Pro Loco, consigliere comunale con sindaco Ugo Cella, poi direttore della riserva di caccia di Verzegnis. Poco dopo essere andato in pensione si è occupato di persone disabili diventandone loro tutore su incarico del locale tribunale per quasi un quinquennio.
Le sue radiocronache in “A tutto Carnico” erano improntate ad uno stile molto particolare: semplicità del linguaggio, un pizzico di ironia che non guasta e il giusto approccio all’evento, perché quando si racconta una partita di calcio tra dilettanti non occorrono né enfasi né retorica.
«Stiamo parlando di Carnico – amava ripetere Arrigo Lunazzi – non di serie A», eppure si lasciava coinvolgere e quando nel racconto di una partita una delle due squadre creava i presupposti per un’azione pericolosa, il tono della sua voce si faceva più concitato, più partecipativo e solo allora dava la netta sensazione che stesse assistendo e quindi raccontando l’evento sportivo dell’anno.
La passione per ciò che stava raccontando toccava improvvisamente punte di quasi professionismo, senza perdere però il senso del ruolo di cronista amatoriale.
Un cronista vecchia maniera, insomma, preciso, attento al racconto e dotato di buon senso e misura.
Arrigo lascia la moglie Zita e i figli Orietta, prima arbitro e poi giudice sportivo del locale comitato della Figc e Ivan per anni portiere del Carnico.
L’ultimo saluto gli verrà dato lunedì 13 marzo, alle 15, nella la chiesa di Intissans di Verzegnis. —
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