Aggressione e danneggiamenti in pronto soccorso a Vigevano, resta in carcere il 40enne responsabile
VIGEVANO. Il 40enne responsabile dell’aggressione e dei danneggiamenti in pronto soccorso a Vigevano domenica mattina è stato arrestato. Il giudice lunedì mattina ha disposto per il 40nne la sorveglianza psichiatrica per un mese in carcere a Torre del Gallo. Si tratta di Ewhosoua Collins, un nigeriano di 40 anni domiciliato a Mortara, in via Olevano. È accusato di lesioni personali, interruzione di pubblico servizio e minacce aggravate.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:12690609]]
La vicenda
Domenica mattina al pronto soccorso di Vigevano un paziente ha sfasciato i locali e si è scagliato contro gli infermieri e la dottoressa di turno prima di essere bloccato e arrestato dagli agenti del commissariato. Il tutto, ironia della sorte, nella giornata di prevenzione contro la violenza agli operatori sanitari. Un infermiere è stato ferito ad un braccio con un oggetto appuntito e guarirà in pochi giorni. La vicenda è iniziata, sabato sera verso le 21, a Mortara. Sembra che il nigeriano avesse litigato con alcuni vicini per cui sono intervenuti i carabinieri. Il 40enne era agitato ed è stato accompagnato in Pronto soccorso a Vigevano per accertamenti.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:12691648]]
Il personale lo ha sottoposto a esami di routine come, ad esempio, la misurazione della pressione, ma era tutto a posto. Il nigeriano è rimasto diverse ore in sala di aspetto, forse non c’era qualcuno che lo potesse venire a prendere. È rimasto davanti all’ingresso del Pronto soccorso quando, verso le sei, ha chiesto un telefono sembra a qualcuno del personale per chiamare qualche amico che lo potesse aiutare per rientrare a Mortara. Ma sembra non abbia ricevuto risposte ed ha iniziato a dare in escandescenze. Ha afferrato una specie di cartello con il quale ha sfondato il vetro divisorio del triage. Attimi di terrore tra gli infermieri e il «paziente» è riuscito ad entrare negli spazi riservati al personale.
I sanitari hanno messo al sicuro gli undici pazienti che erano in attesa di essere visitati.
Le barelle sono state spostate nel corridoio riservato al personale. Un infermiere ha cercato di bloccare l’uomo, mentre i locali sono stati chiusi con i codici. Nel frattempo il 40enne ha sfondato tutto quello che gli capitava a tiro, dalle sedie alle scrivanie e non ha risparmiato nemmeno le attrezzature mediche.