Morto da mesi ma paga ancora la tassa rifiuti. Il sindaco di Gambolò: è la regola
GAMBOLÒ. I morti non producono rifiuti eppure pagano la Tari. A segnalare l'anomalia, o presunta tale, è un cittadino di Gambolò, che ha perso un parente e , di conseguenza, il numero dei componenti del nucleo familiare si è ridotto da 3 a 2. Subito ha segnalato il decesaso agli uffici competenti del Comune, che hanno provveduto all'aggiornamento dello stato di famiglia.
La notifica
Quando però è arrivata la notifica della Tari, cioè la tassa sui rifiuti, nulla era cambiato. La famiglia pagava ancora per tre persone, anche se erano rimaste in due. Si è così rivolto all'ufficio comunale per segnalare il caso. Ma in realtà non c'è nessun errore.
«A norma del vigente regolamento sull'applicazione della Tari - ha risposto il Comune con una lettera - le variazioni del numero di occupanti intervenute dopo il 31 marzo vengono aggiornate d'ufficio nella posizione contribuente con decorrenza dal primo gennaio dall'anno successivo. Si conferma pertanto che nella posizione contribuenti è stato aggiornato da 3 a 2 occupanti e sarà valido dal giorno 1° gennaio 2023». Insomma bisogna attendere il nuovo ruolo per avere l'aggiornamento.
REGOLAMENTO
«In questo caso - dice il sindaco Antonio Costantino - non c'è nessun errore o anomalia. Semplicemente il regolamento del Comune è così». In questo modo i dipendenti mettono mano una volta sola al ruolo della Tari. Non in tutti i Comuni, però, vige lo stesso regolamento.
A Cassolnovo ad esempio fino a due anni fa la gestione della Tari era esattamente come quella di Gambolò, ma poi una modifica di regolamento è intervenuta e la modifica avviene in modo automatico.
Non cambia però la cifra pagata nell'immediato. Il contribuente deve pagare come se il nucleo famigliare non avesse perso componente, ma può richiedere successivamente un rimborso.
Anche a Vigevano fino a qualche tempo fa la situazione era simile a Gambolò. Una modifica è poi subentrata e quando viene comunicato il cambiamento della composizione del nucleo famigliare in automatico cambia anche quanto dovuto all'amministrazione comunale per la Tari.
Non esiste in merito al pagamento della Tari una regola comune e condivisa, ma alle amministrazioni comunali, tramite i singoli regolamenti, viene lasciata la possibilità di decidere come procedere sia per il conteggio dei componenti della famiglia che per le aliquote e per le tariffe.
Le decisioni vengono prese dal consiglio comunale anche per quanto riguarda la classificazione degli immobili.
andrea ballone