Criptovalute, buco da 20 milioni. Tremano anche i risparmiatori di Padova

The Rock Trading, exchange di criptovalute con sede a Milano e una sede secondaria a Padova, ha un buco che si aggira tra i 15 e i 20 milioni di euro. È emerso mercoledì 22 marzo nell’assemblea dei soci della Digital Rock Holding spa che controlla la piattaforma.

«I nostri timori si sono rivelati fondati» sottolinea l’avvocato Matteo Moschini che tutela una quarantina di investitori veneti, si stima che in tutto siano centinaia.

«Pare, infatti, secondo quanto riferito dal fondatore Andrea Medri, che la somma mancante all’interno dell’exchange si aggiri tra i 15 e i 20 milioni di euro ma tale stima appare largamente ottimistica. Venerdì si terrà in tribunale a Milano l’udienza per la nomina di un curatore speciale di Digital Rock Holding spa. Ad aprile, si terrà un’ulteriore udienza all’esito della quale la piattaforma potrebbe essere dichiarata fallita e posta in liquidazione.

Ai clienti di Trt pare non rimanere altra via che quella legata all’esercizio dei propri diritti in via giudiziaria. A tutela dei diritti dei clienti di Trt sono già state inviate numerose diffide a tutti i soggetti ad ora individuati, Trt srl, Bdo spa, quest’ultimo revisore legale e sindaco di The Rock Trading, in ipotesi responsabili dei danni che potrebbero subire i clienti e sono state depositate avanti il tribunale competente i primi atti di denuncia-querela collettivi, volti a scongiurare la decadenza del termine di presentazione della querela per le ipotesi di reato procedibili solo a querela di parte».

In tutto i soci della piattaforma che sono in ansia, sono trentamila. La Guardia di Finanza sta indagando infatti per truffa e appropriazione indebita e ha già perquisito la sede padovana, in Largo Europa 3, un ufficio non aperto al pubblico dove viene gestita la parte tecnica.