A Monfalcone cambia la viabilità al porticciolo: svolta esclusiva e corsia “ristretta”

MONFALCONE Per ritornare alla scorrevolezza automobilistica “standard” ci vorrà un po’, d’altra parte il cantiere per la realizzazione della rotatoria più complessa di Monfalcone, punto nevralgico della circolazione all’ingresso e all’uscita dalla città per i pendolari, passaggio obbligato anche per i vacanzieri dell’est diretti a Grado d’estate, deve pur da qualche parte cominciare, o meglio: entrare nel vivo. E così è scattata mercoledì l’ordinanza numero 109 della disciplina temporanea dei flussi, per il proseguimento della realizzazione della grande rotonda, nome in codice: R1.

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Lo stop al traffico

Due i passaggi essenziali: fino al 27 maggio, per oltre due mesi dunque, stop al traffico veicolare e anche pedonale del tratto viario in discesa al porticciolo Nazario Sauro, dove pure è in corso la riqualificazione del punto più a nord del Mediterraneo. Sarà consentito l’accesso a piedi solo per l’attività commerciale lì insediata, cioè il punto vendita dei pescatori, attraverso un collegamento temporaneo istituito tra l’area retrostante il fabbricato del mercato ittico e via Boito.

I restringimenti

Secondo punto cruciale dell’ordinanza 109, in vigore  fino al 17 giugno, proprio per consentire i lavori, i due restringimenti della carreggiata sud in via Boito, direzione Trieste, per circa 200 metri dall’intersezione (con larghezza minima di 3,5 metri) e in viale Verdi. Dove la corsia a sinistra, che prima prevedeva anche la possibilità di proseguire dritti sulla statale 14, diventerà “esclusiva”, con obbligo di svolta appunto a sinistra e immissione in viale San Marco. Dunque se si vorrà invece continuare la corsa su via Boito bisognerà portare il veicolo sulla corsia di destra, la medesima per girare su viale Oscar Cosulich, verso Panzano. Per evitare errori o sinistri nel tratto sensibilissimo è predisposta opportuna segnaletica orizzontale temporanea di colore giallo e l’adeguamento di quella verticale esistente. Gli accorgimenti sono tesi a mantenere comunque il transito veicolare in entrambe le direzioni di marcia, verso Trieste e verso Ronchi, in modo da impattare il meno possibile su quella parte della circolazione urbana, intensamente trafficata da migliaia di vetture e pure da centinaia di motocicli e biciclette al giorno.

Il cantiere

Il cantiere, come noto, è portato avanti dall’Impresa Polese srl, con sede legale a Sacile in via campo Marzio 33, che opera su delegazione amministrativa intersoggettiva di Friuli Venezia Giulia Strade spa. La nuova fase d’intervento sostanzialmente riguarda la “rettifica” dell’angolo di intersezione tra viale Cosulich e via Boito. Un’azione indispensabile per creare spazio sufficiente al perimetro esterno della futura rotonda, assieme alla contestuale creazione di un tratto di terrapieno.

Fin dall’avvio del cantiere l’amministrazione ha espresso la volontà di non bloccare mai del tutto il traffico all’incrocio tra i viali e via Boito. Anche se vi saranno dei passaggi, per esempio quelli dei collegamenti alla rete dei sottoservizi, particolarmente complessi.

Per la viabilità potrebbe configurarsi un anno di rallentamenti e cautele, nel tratto, ma al termine i semafori spariranno, con una fluidificazione dei transiti non paragonabile alla situazione precedente, in particolare nei collegamenti con Trieste, vista la sequela di rotatorie e mini-rotondine negli anni realizzate, con le passate amministrazioni, su quella direttrice. La R1, infatti, rappresenta l’ultimo tassello di una serie di operazioni progettate e avviate oltre 15 anni fa. Il primo progetto della finora incompiuta maxi rotatoria dei tre viali reca infatti la data del 2006, epoca del Pizzolitto II, per capirsi. La conclusione degli attuali lavori è in ogni caso prevista da Fvg Strade verso la metà del 2024.