La nave ong di Banksy bloccata a Lampedusa dal nuovo decreto Migranti. L’hotspot dell’isola al collasso: 2.494 ospiti su 400 posti
Violazioni del nuovo decreto Migranti tengono ferma a Lampedusa la nave Louise Michel, dell’omonima ong finanziata dall’artista Banksy, dopo che l’imbarcazione era arrivata sull’isola con 180 migranti salvati nel Mediterraneo. Lo riferiscono gli stessi attivisti, spiegando che non è stata data alcuna spiegazione ufficiale dalle autorità le quali – dice la ong – “ci impediscono di lasciare il porto e prestare soccorsi in mare”.
La Louise Michel aveva soccorso alcuni barchini sui quali viaggiavano diversi migranti e i salvataggi erano stati effettuati anche da motovedette di Capitaneria e Guardia di finanza. All’imbarcazione dopo il primo salvataggio era stato assegnato il porto di Trapani per lo sbarco di migranti, invece – secondo l’Ansa – ha continuato ad effettuare altri soccorsi violando le disposizioni del nuovo decreto del governo sulle Ong.
“Sappiamo di dozzine di barche in pericolo proprio di fronte all’isola in questo preciso momento, eppure ci viene impedito di prestare assistenza. È inaccettabile”, scrivono su Twitter. “Le autorità europee – continuano – sono pienamente consapevoli delle persone in pericolo nella loro zona di ricerca e soccorso. Tuttavia, impediscono alla Louise Michel di lasciare il porto e prestare assistenza”. E concludono: “Diverse vite sono state perse ieri in due naufragi. Queste morti non sono un incidente né una tragedia. Sono ricercate”.
Sull’isola proseguono senza sosta gli arrivi dalle coste tunisine. L’ultimo in ordine di tempo è un barchino di 7 metri, con a bordo 43 persone (19 donne e 2 minori) originarie di Costa d’Avorio, Mali e Guinea, soccorso in area Sar italiana dalla motovedetta Cp327 della Guardia costiera. Il gruppo, che ha riferito d’essere salpato da Sfax in Tunisia alle 21 di venerdì, è stato sbarcato alle 7 di domenica sul molo Favarolo.
Sabato a Lampedusa erano stati registrati complessivamente 37 sbarchi con un totale di 1.387 persone. Il giorno prima c’erano stati 43 arrivi con 1.778 immigrati. All’hotspot di contrada Imbriacola, all’alba di domenica – nonostante i massicci e ripetuti trasferimenti fatti effettuare dalla prefettura di Agrigento – si contavano 2.494 ospiti, a fronte di 400 posti disponibili. Durante la notte sono state trasferite, con il pattugliatore della Guardia di finanza, 128 persone a Pozzallo.
Per la tarda mattinata era programmato il trasferimento, con il traghetto di linea per Porto Empedocle, di altri 180 migranti. E nel primo pomeriggio è previsto l’arrivo della nave Diciotti della Guardia Costiera che durante la notte ha mollato gli ormeggi da Pozzallo e s’è diretta verso le Pelagie. Saranno circa 600, ma il numero complessivo è ancora in corso di definizione, i migranti che lasceranno l’hotspot e verranno spostati con l’imbarcazione.
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