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Март
2023

La pacifica invasione di vie e piazze di San Benedetto Po di circa trecento alpini di pianura

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Giornata di festa per la sezione Cremona-Mantova dell’Associazione Nazionale Alpini, che ha celebrato a San Benedetto Po il 150mo dalla fondazione. È la prima volta che un tale evento si tiene nella cittadina polironiana, che ha saputo accogliere e offrire i suoi ampi e suggestivi spazi per i vari momenti della cerimonia.

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Pur raggruppando alpini di pianura, molto meno numerosi di quelli provenienti dalle zone montuose delle Alpi, la sezione Cremona-Mantova ha saputo organizzare una manifestazione di grande impatto visivo ed emotivo con la partecipazione degli uomini con la “penna nera”, in rappresentanza di varie sezioni della Lombardia, del Veneto e dell’Emilia; con l’intervento delle autorità civili e di alte autorità militari; con il dispiegamento delle bandiere di sezione e di quelle italiane. Una nota di colore è stata portata pure dai “rievocatori” con la divisa della guerra 1915-18, con due muli attrezzati come un tempo e dagli alpini paracadutisti. Tanti anche i cittadini, fra cui bambini con il tricolore, che con la loro adesione hanno voluto dare un segno di accoglienza e onore al Corpo degli Alpini, valoroso sul campo di battaglia ma anche solidale nei casi di emergenza. Davanti al monumento ai Caduti, in piazza Marconi, era presente il sindaco Roberto Lasagna con altri sindaci del territorio, il questore Giannina Roatta; erano schierati numerosi alpini, il picchetto del IV Missili di Mantova, la fanfara sezionale tridentina che ha eseguito l’Inno di Mameli e la Canzone del Piave, mentre lentamente l’assessore Antonio Bernardelli, anche lui alpino, alzava il Tricolore. Nell’atmosfera molto solenne, due alpini hanno poi deposto una corona di alloro ai piedi del monumento ai caduti, in ricordo di “chi è andato avanti” Più di 300 alpini hanno sfilato lungo via Dugoni, imbandierata dal tricolore come d’altronde il centro storico, preceduti dal gonfalone del Comune polironiano, e si sono disposti intorno alla piazza per il momento più solenne con le musiche rievocative, le divise militari ma anche con l’emozione dei cuori di portava solo il cappello con la “penna nera”. La sfilata è poi ripresa lungo via Ferri ed è proseguita verso il Voltone per l’ingresso in piazza Folengo, dove si sono tenui i discorsi di saluto e ringraziamento, prima della partecipazione alla Messa in basilica e il conclusivo rancio degli alpini nei ristoranti locali. La celebrazione di domenica è stata anticipata sabato 25 con il concerto del Coro di sezione nella biblioteca monastica.

I coristi, tutti con il cappello alpino, hanno proposto le “cante” tradizionali ispirate ai fatti della prima e della seconda guerra mondiale, in cui sono emersi i valori che contraddistinguono il Corpo: l’amore per la patria, per la famiglia, per la montagna, per la fede e il ricordo doloroso per i compagni morti. Un mix di emozioni e sentimenti capaci di commuovere profondamente anche oggi e linfa vitale per tenere uniti i componenti delle tante sezioni di alpini. Per San Benedetto è stato un giorno da ricordare. Fin dal mattino c’è stato movimento con i bar e i ristoranti a pieno ritmo, con piena soddisfazione degli organizzatori e grazie all’impegno della Polizia Urbana e dei volontari della Protezione Civile e dell’Associazione Nazionale Carabinieri. 




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