Travolge e uccide il ciclista, poi colto dal panico scappa: si presenta dai carabinieri 12 ore dopo

Ha atteso una notte intera. Poi ha deciso di assumersi tutte le responsabilità. E, domenica mattina, 26 marzo, si è presentato alla caserma dei carabinieri di Premariacco riferendo di essere stato lui alla guida della macchina con cui, verso le 21 di sabato, lungo via Udine tra la frazione di Ronchis e il centro di Faedis, aveva investito il 65enne Luigino Vanone, del posto, mentre si trovava in sella alla sua bicicletta.

Il conducente della Ford Focus, C.G., trentenne residente a Faedis, si è costituito dopo 12 ore dall’incidente riferendo di essersi in un primo momento fermato per poi fuggire colto dal panico.

[[ge:gnn:messaggeroveneto:12720781]]

Nei suoi confronti non è scattato l’arresto essendosi costituito prima delle 24 ore trascorse dal fatto. Ora la Procura aprirà un fascicolo per omicidio stradale colposo, valutando l’ipotesi dell’aggravante dell’omissione di soccorso.

Sabato sera la macchina stava procedendo nella stessa direzione di Vanone, che in sella alla sua bici stava rientrando a casa a Ronchis, dove risiede con le due sorelle Gloria e Lucia, e l’ha travolto all’altezza dell’impresa Luba. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Premariacco – intervenuti sul posto dell’incidente per un sopralluogo dove hanno rinvenuto alcuni pezzi dell’auto, che sono stati posti sotto sequestro, per poi tornarci anche ieri mattina per delle ulteriori verifiche –, a seguito del violento impatto con l’auto il 65enne è stato sbalzato per una decina di metri in un fossato che costeggia la strada morendo sul colpo.

Gli infermieri della Centrale Sores di Palmanova avevano inviato sul posto un’automedica e l’ambulanza: purtroppo sono risultate tutte inutili le manovre di rianimazione messe in atto dagli operatori sanitari e non è rimasto altro da fare se non decretare il decesso dell’uomo. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza il tratto interessato dall’incidente.

Vanone era molto conosciuto e stimato in paese dove aveva collaborato con le Pro loco di Faedis e di Campeglio. In passato aveva svolto per il Comune dei lavori socialmente utili come operaio e aveva collaborato come cameriere in alcuni ristoranti della zona facendosi sempre apprezzare per la sua disponibilità e il suo impegno. «Si dava sempre da fare – ricorda l’ex sindaco Claudio Zani che aveva visto Vanone in piazza proprio sabato mattina –. Era una persona disponibile, che dava una mano nelle varie iniziative organizzate in paese. Non si tirava mai indietro. La notizia della sua improvvisa scomparsa lascia un profondo dolore in tutti noi. Esprimo le mie più sincere condoglianze e la vicinanza a tutta la famiglia».

Lo ricorda per la sua grande voglia di fare anche l’ex presidente della Pro loco Faedis Michele Grando. «Luigino non si tirava mai indietro – ha ricordato – era sempre molto attivo nelle varie associazioni del paese e in particolare nella Pro loco. Durante le manifestazioni ci aiutava sempre, spesso dietro al bancone o servendo ai tavoli vista la sua esperienza come cameriere. Era sempre sorridente e con la battuta pronta. Lo si incrociava in sella alla sua bici per le vie del paese e si fermava sempre a scambiare qualche battuta o un saluto. In passato aveva collaborato anche con la società di calcio svolgendo l’incarico di dirigente. Insomma, era una delle anime del volontariato del nostro paese». Luigino era stato anche arbitro della Lega Calcio Friuli Collinare e da sempre un grande appassionato di calcio. In molti a Faedis l’avevano visto sabato. Tempi di campagna elettorale e di banchetti. Luigino, come altre volte, aveva voluto anche lui prendere parte a questo momento del paese. «Sentiva forte il senso di comunità e mancherà non vederlo più in paese», testimoniano gli amici.