Udine, continua la protesta del comitato di Paderno: non fate qui il tempio crematorio
Sono tornati davanti al cimitero di Paderno. Per la terza volta dal 2019. «Il che la dice lunga sull’iter faticoso e travagliato del tempio crematorio». I rappresentanti del comitato “Paderno Beivars” hanno voluto ribadire la loro contrarietà nei confronti di un’opera che «porterà effetti negativi in termini di inquinamento in una zona con case e terreni agricoli e ripercussioni sulla viabilità».
Hanno voluto ribadire con forza, come ha detto la portavoce Sandra Aristei, «che continueremo a lottare, che siamo ancora animati da speranze, che resisteremo perché amiamo il territorio in cui viviamo e vogliamo difenderlo. Come bravi capitani non vogliamo abbandonare la nave. Conosciamo i nomi delle ditte aggiudicatarie, sappiamo che vogliono cominciare quanto prima i lavori ma noi non siamo mai stati ascoltati».
«Si è voluto infierire su questo territorio, sulla comunità che ricorda i suoi cari, col fine di distruggerne la più autentica identità – ha proseguito –. Conosciamo gli effetti dell’inquinamento in una zona con case e aree agricole, lo stravolgimento della viabilità con il turismo funerario che ne deriverebbe. La giunta Fontanini ha voluto tenere fede a impegni pre-elettorali calando d’imperio tale problematica andando avanti senza avvalersi di soluzioni alternative».
Parlano di promesse non mantenuti i rappresentanti del comitato. «Il sindaco ci aveva assicurato che avrebbe partecipato a una assemblea nel febbraio 2020 – hanno riferito –. Poi, dopo essersi trincerato dietro alle problematiche legate al Covid, non ha voluto più onorare l’impegno assunto e tutte le problematiche in questi anni sono rimaste irrisolte».
Alla manifestazione di protesta è intervenuto anche il candidato sindaco di centrosinistra Alberto Felice De Toni sostenuto dalle quattro liste Pd, Lista De Toni Sindaco), Terzo Polo e Alleanza Verdi e Sinistra. «Se saremo noi a governare la città – ha affermato De Toni –, per prima cosa dovremo avere lo stato di avanzamento dell’opera. Se è reversibile ne parleremo sicuramente, se non lo è dobbiamo verificare che cosa significa per l’amministrazione comunale tornare indietro in termini di costi. Se questo scenario è possibile, si aprirà un altro tema che è quello di dove fare questo tempio crematorio che resta un problema aperto e delicato».
Sarà un percorso di confronto con la cittadinanza quello che viene annunciato dal candidato De Toni. «L’assenza di ascolto e di dialogo non ha certo aiutato in questi anni a risolvere questo problema come è accaduto con la poca chiarezza avuta in merito al tema dell'amianto – ha proseguito –. Sono venuto qui consapevole che c’è un problema aperto di promesse non mantenute. C’è, da parte mia e degli altri candidati consiglieri qui presenti, la piena disponibilità di prendere in considerazione la questione e poi valuteremo insieme costi e opportunità attraverso un costante dialogo. Non vorrei togliere il problema da qui e spostarlo da un’altra parte, ma serve una condivisione per trovare la soluzione ottimale».
Per Federico Pirone (Lista De Toni Sindaco) «il procedimento è andato avanti, ha resistito a due ricorsi, a due sentenze. La vostra aspettativa è legittima. Come ha detto il nostro candidato sindaco prenderemo in mano il dossier e verificheremo che cosa è possibile fare».