Cividale in serata decisamente no: Chiusi ringrazia e vince in carrozza
Una serataccia, nient’altro da dire. Di quelle che capitano quando la testa è altrove. E la testa della Gesteco, nel match giocato contro l’Umana Chiusi, era già alla fase a orologio, al via con questo weekend. Così si spiega il ko subito, senza colpo ferire, da Rota e compagni in Toscana, sul parquet dell’Estra Forum. 76-62 il punteggio finale: top scorer dei gialloblu Mouaha e Miani con 16 punti a testa; dall’altra parte, implacabile lo statunitense Utomi, col suo 7 su 9 dall’arco.
Si vedono errori su un fronte e sull’altro, ad ogni modo, in avvio di gara: due gli interpreti che, in questo caos, provano a trovare un po’ d’ordine. Dell’Agnello, per le Eagles, è subito efficace in semi-gancio; Utomi, dal perimetro, è già letale: alla sua terza tripla il tabellone recita 14-9 Umana. Sbanda così la Ueb, subendo prima la schiacciata, in solitaria, di Bozzetto, poi la quarta bomba (su quattro) del texano Utomi, a fil di sirena: -11 al 10’, bene, non certo benissimo. Ma ci sta, la posta in palio, dopotutto, è nulla.
Ci sta meno la palla persa dai gialloblù sul 28-12; e ancor meno giustificabile è il rimbalzo difensivo perso per il +18 chiusino. Dell’Agnello tiene i suoi in vita, ma Cividale come squadra non dà l’impressione di voler fare grande opposizione ai toscani padroni di casa.
L’ex Bergamo fa due punti, poi tre; si sveglia quindi Mouaha per dargli manforte. Lunga, però, appare la risalita, anche dopo il gioco da tre concluso, di atletismo, dal camerunense. Miani, da fuori, fa -10, ma c’è Bolpin a inventarne una delle sue, come all’andata, non di tabella, stavolta. Continua a incassare, quindi il team Pilla, a subire infilate, a litigare col ferro. La pausa lunga giunge così benevola: sul 41-27 per i lacustri, concede a Rota e compagni respiro.
Si rientra dagli spogliatoi, per Cividale l’idea è quella di compiere una rimonta simile a quella sfiorata contro San Severo. Senza la “marea gialla”, però è dura; e diventa impresa ardua se, di fronte, Chiusi continua, in qualche modo, a nutrire il suo fatturato. Mouaha, però, non ci pensa: entra, colpisce, accelera e manda i suoi a -11. Palla persa Umana, Miani in lunetta fa -10. Il countdown è interrotto da un piccolo problema tecnico: durante un time-out, infatti, la panchina di Cividale manda a tappeto i led.
Schermate spente, buio totale. Buio anche per la Gesteco, in campo, laddove acceso, di nuovo on fire, è il quintetto di coach Bassi: c’è infatti Ikangi, dai 6,75 mt, in. Poi Medford, medesima soluzione, e Utomi: nove punti e forbice riaperta.
L’ultimo quarto, senza stimoli, né pubblico amico a crearne, procede sulla medesima falsariga del precedente. Bomba di Raffaelli, un’altra, ancora di Ikangi, +24 Chiusi a 7’ dal termine. Coi remi in banca, Cividale prova a evitar la batosta. Rota realizza i suoi primi due punti della serata (già), Micalich jr risponde presente da fuori. Si sblocca pure Furin, ma ormai la serata ha ben poco da dire. I titoli di coda scorrono sulla tripla realizzata da Miani: non di tabella, né tanto meno per la vittoria finale.