Vele, camper, cavatappi e carte da gioco: così i politici nostrani fanno campagna elettorale a colpi di slogan
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foto da Quotidiani locali
Cartelloni pubblicitari classici, camion-vela e camper. Ma anche auto personalizzate oltre a pubblicità su camion e qualsiasi mezzo di trasporto capace di percorrere in lungo e in largo il Friuli Venezia Giulia.
La campagna elettorale per le Regionali di aprile si gioca anche a colpi di slogan e, a differenza di quanto visto ad esempio a settembre per le Politiche, con molte più risorse in campo, soprattutto a centrodestra. Potere delle preferenze, certamente, ma anche della gara tutta interna alla maggioranza uscente e che dovrà stabilire i nuovi rapporti di forza tra alleati. Così, poi, si spiega anche la quantità di post sponsorizzati sui principali social network, versione moderna e in alcuni casi sicuramente più efficace delle vecchie tribune elettorali della Prima repubblica.
Il confronto a centrodestra
Fratelli d’Italia punta a essere il primo partito della coalizione e, in particolare nel Pordenonese, schiera una lista dove la concorrenza pare davvero spietata. Forza Italia è un brand riconosciuto, ma che deve evitare di vestire i panni del vaso di coccio tra diversi vasi di ferro.
La lista Fedriga Presidente, poi, ha la necessità di fare conoscere a fondo il simbolo, essendo nata una manciata di mesi fa, e la Lega, da parte sua, ha il compito di evitare che il nome del presidente “stampato” sulla civica dreni una quantità di consensi tale da trasformare il Carroccio da prima a terza forza della coalizione. Non sorprende, dunque, come il battage conservatore in queste settimane sia ad altissima intensità. I primi a partire sono stati i meloniani della Destra Tagliamento.
Già a metà febbraio, infatti, la Pontebbana, da Sacile a Casarsa, è stata tappezzata di manifesti elettorali dei candidati in corsa – a partire da Cristina Amirante per finire con Francesco Ribetti – innescando un’onda che è cresciuta via via di tono ansia internamente (pensiamo ad esempio ai camioncini e all’auto di Stefano Balloch) sia negli altri partiti.
La risposta del Carroccio, ad esempio, è stata chiara e attraverso vele, ma soprattutto cartelloni e camper, giocando su un slogan facile e intuitivo – «Scegli Fedriga, scegli la Lega» – a evidenziare il binomio tra movimento e governatore, che degli (ex) padani era e resta uno degli esponenti principali anche a livello nazionale. La novità di questa tornata elettorale, però, è rappresentata dalla lista Fedriga Presidente che è partita, probabilmente, con un pizzico di ritardo rispetto al cronoprogramma originale, ma adesso sta recuperando il tempo perduto.
Le vele, così come i manifesti, della civica sono ovunque tanto che, ad esempio, non è raro il caso di due camioncini brandizzati lista Fedriga Presidente che circolano contemporaneamente alla stessa ora nella medesima località. E se c’è chi come Edy Morandini oltre alla vela ha coperto con il proprio nome anche un furgoncino da una dozzina di posti a sedere, la leghista Barbara Zilli ha optato sia per il camper sia per una serie di pubblicità dedicate alla sua candidatura sui camion che attraversano la regione.
Opposizione low profile
Decisamente più contenuta, nei toni e nella diffusione, la scelta pubblicitaria di partiti e candidati delle forze che attualmente sono all’opposizione di Massimiliano Fedriga. Non che non ci siano stati casi di mezzi del tutto personalizzati – a partire dall’ex assessore alla Salute Maria Sandra Telesca che gira il collegio di Udine su un camper guidato dal marito –, ma in generale si è puntato più sul simbolo che sui grandi mezzi.
Un esempio? Il Pd ha preso la scelta di scommettere tutto sul proprio logo accompagnandolo con alcuni degli slogan più utilizzati in questi anni di opposizione, a partire dalla difesa della sanità pubblica. Quanto a Massimo Moretuzzo, invece, lo staff del candidato presidente ha scelto una comunicazione incentrata su un concetto base – «Il tuo futuro, la nostra terra» – stampato su sfondo arancione.
Si è mosso un po’ in ritardo, nella diffusione dei manifesti, Alessandro Maran, ma adesso lo staff dell’ex senatore sta accelerando e in fondo vale sempre l’antica lezione secondo la quale una fetta non banale di elettori decide cosa votare (e se andare alle urne) soltanto nell’ultima settimana, mentre Giorgia Tripoli ha optato per una campagna elettorale che potremmo definire mista. Non che stiano mancando gli incontri pubblici, per quanto in numero minore rispetto alle altre tre coalizioni in campo, ma il gruppo di Insieme Liberi è attivo soprattutto sulla comunicazione online. Certo, ci sono delle eccezioni, come i cartelloni del goriziano Franco Zotti, ma in linea generale gli anti-sistema hanno utilizzato con forza il proprio canale Telegram come forma di diffusione dei messaggi politici.
La diversità sui gadget
Centrodestra e opposizioni si sono divisi, in queste settimane, anche sulla produzione dei gadget elettorali. Scatenato è stato soprattutto Fedriga con la sua civica. Il presidente ha infatti avviato da tempo la distribuzione, in tutte le province della regione, di penne, cavatappi, felpe e anche carte da gioco con il simbolo Fedriga Presidente barrato da quella ics che il governatore auspica saranno in tanti a mettere in cabina elettorale.
Non soltanto, però, perchè nei vari gazebo si vedono anche braccialetti in silicone, portachiavi, cappellini e spille. Materiale, quest’ultimo scelto come forma di sponsorizzazione pure da diversi candidati della civica come Simone Polesello oppure Sabrina De Carlo. Tante penne e braccialetti, inoltre, anche in casa di Fratelli d’Italia – con l’assessore Fabio Scoccimaro che ha invece optato per uno zainetto personalizzato –, mentre non vedono molti gadget del centrosinistra.
Tra le (poche) eccezioni, tuttavia, vale la pena di sottolineare quella legata a Mariagrazia Santoro che, come cinque anni fa, ha prodotto alcune decine di matite da distribuire durante gli eventi ai propri sostenitori.