Corteo del Primo Maggio a Suzzara: sicurezza e stabilità parole chiave del lavoro
Rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil in prima fila: «Servono più diritti, le risposte del governo Meloni sono insufficienti»
“Io lavoro e voglio essere rispettato!”. Così Enrico Azzaro segretario Uil Milano Lombardia ha chiuso il suo intervento e il comizio del Primo Maggio davanti ad una folla di lavoratori e lavoratrici delle varie fabbriche sia del territorio che della provincia, In prima fila i rappresentanti della Camera del Lavoro di Suzzara e di Mantova. Sicurezza sui luoghi di lavoro, diritti, nuovo codice degli appalti, rinnovo dei contratti scaduti. Cgil Cisl e Uil vogliono aprire una nuova stagione del lavoro e dei diritti considerate le risposte giudicate “insoddisfacenti” del governo Meloni.
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Per il 6, 13 e 20 maggio sono previste mobilitazioni accompagnate da assemblee nelle fabbriche. Enrica Chechelani segretaria della Camera del Lavoro di Suzzara, parlando della Costituzione ha precisato che “oltre al diritto lavoro la Carta costituzionale prevede anche la tutela della persona, della dignità e dell'uguaglianza”. E ha aggiunto: "Non si può abbassare la guardia in tema di sicurezza sul lavoro. Il drammatico numeratore che conta gli infortuni e le morti è inarrestabile e non si ferma di fronte a nulla, dai giovani in alternanza fino alle donne e agli uomini più professionalizzati”.
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La Chechelani non ha risparmiato critiche al nuovo codice degli appalti voluto dal Ministro Salvini che “rischia di alimentare l'economia illegale, innescando circoli viziosi che potrebbero passare dal lavoro nero all'evasione fiscale”. E ha aggiunto: “Non sono di aiuto neppure i cosiddetti protocolli della vergogna che di fatto privatizzano le attività di controllo depotenziando la funzione degli ispettori e attaccando la loro autonomia”.
A seguire l'intervento di Elisabetta Galeotti, sindaca di Gonzaga a nome delle istituzioni locali: “L'ennesima riforma che il governo si appresta ad emanare deve consentire maggior facilità al rinnovo: troppo spesso il lavoro a tempo determinato viene erroneamente accomunato al lavoro precario, quando invece il suo utilizzo è il principale antidoto contro il lavoro nero e irregolare. Il lavoro a tempo offre tutele, diritti e opportunità”.
Infine l'intervento di Enrico Azzaro segretario Uil Milano Lombardia: “I provvedimenti di questo governo hanno poco a che fare con il lavoro. Non è pensabile che l'imprenditore è colui che per fare profitto non salvaguardi la salute e la sicurezza dei lavoratori. Ci vogliono norme severe per quegli imprenditori che fanno profitti sulla pelle delle persone”. E Azzaro ha aggiunto: “Non siamo d'accordo nel riportare indietro le lancette dei diritti e della legalità. Le battaglie che abbiamo come categorie sono quelle di rinnovare i contratti. Ci sono 7 milioni di lavoratori a cui non viene rinnovato il contratto da anni. E nelle gare d'appalto, uno dei punti da inserire è l'aver rinnovato il contratto nazionale per non entrare nella logica del prezzo al ribasso anche tra i lavoratori. Al governo - ha concluso Azzaro - chiediamo scelte giuste. Basta fare cassa con le pensioni. Bisogna dividere l'assistenza dalla previdenza. E basta a fare economia di scala e propaganda politica con i soldi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Il 13 maggio abbiamo un appuntamento a Milano e questa bella piazza colorata deve esserci per dire no alle scelte sbagliate di questo governo”.
La manifestazione era iniziata col ritrovo fissato ai giardini "Aronne Verona" via Cadorna per il rinfresco offerto dal Cral Bondioli&Pavesi e Latteria Mortaretta e per la distribuzione ai bambini dei palloncini del 1° Maggio e dei garofani rossi. Dopo la deposizione di garofani al Monumento “Caduti sul lavoro” il corteo formato da circa 700 persone preceduto dalla “Filarmonica Novese” ha riempito piazza Garibaldi. Sul palco i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Suzzara, Motteggiana, Gonzaga, Pegognaga e Moglia oltre ai segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil.