Tagli del nastro selfie e incontri. L’agenda di Conte ai tempi del voto
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foto da Quotidiani locali
Concentrare, capitalizzare. Le due parole che hanno guidato gli ultimi mesi dell’amministrazione Conte; strategia chiara di chi chiude il mandato e punta alla riconferma: concentrare eventi e tagli del nastro per capitalizzare quanto fatto, in vista del voto.
Un’agenda fittissima
Un’agenda fittissima che ha impegnato lui, gli uffici e il suo portavoce e comunicatore Francesco Vigato che, da “uomo ombra”, sta battendo il passo di tutta la campagna elettorale.
C’è chi in questi giorni parla di Conte come “queo dei nastri”. E in effetti di inaugurazioni cadute ad hoc nell’ultimo periodo ne sono state fatte parecchie, così come presentazioni di progetti, incontri, riconoscimenti attribuiti e premi dati.
Simbolo e amico di Salvini
Un elenco? Proviamo a farlo partendo dal momento in cui, sotto la Loggia di Palazzo dei Trecento, Conte presentò il simbolo della Lega con il suo nome scritto in stampatello, di fatto l’inizio della corsa, tanto da richiamare tutti i big del partito (a parte Zaia, «impegnato») con tanto di video messaggio di Matteo Salvini.
Era il 24 febbraio scorso. Il sindaco era fresco reduce della presentazione dei lavori di riqualificazione di Palazzo da Borso a San Francesco, dall’inaugurazione della mostra di Marangon a Santa Caterina, dal lungo corteo del Carnevale inaugurato aprendo la sfilata e poi festeggiato sul palco, e dell’annuncio dell’avvio dei lavori di pulizia dei canali cittadini, «intervento atteso per vent’anni» e avviato a fine mandato.
Da sindaco a presidente Anci e “amico di Zaia”
Pochi giorni dopo la presentazione del simbolo, da presidente Anci, Conte con Zaia firma un «protocollo per affrontare concretamente il tema dell’antisemitismo»; il 28 febbraio incontra i rappresentanti della rete dei festival culturali della città per «ringraziare tutti» e lancia l’iniziativa “Quartieri sicuri” con la polizia locale.
Il primo marzo è alle scuole Ciardi di Fiera per consegnare ai bambini le borracce plastic free, poi al compleanno delle Frecce Tricolore al 51esimo stormo e l’indomani è in via Orsenigo per dare il via ai lavori della maxi riqualificazione dell’ex discarica.
Mentre pubblica post sulla supervisione di cantieri nei quartieri, fa visita ai ragazzi del Canoa Club Sile e festeggia l’installazione di sette defibrillatori in Restera donati da Ometto. Neanche una settimana ed è già pienone di foto.
La fascia tricolore ovunque
Il via alla Moohrun in fascia tricolore è del 5 marzo, dopo aver inaugurato la mostra “Donna Vita Libertà” ai Trecento. Il 6 parte con i “caffè con il sindaco” e incontra i ragazzi dell’associazione Ala autismo Aps.
Il 7 scrive al governo per un “nuovo modello sociale”, l’8 marzo conferisce il premio Riflettore Donna a Giovanna Donini, molto vicina ad ambienti pochi leghisti. Poi la firma del protocollo sul monitoraggio del Pnrr, fatta poco dopo con tutti i sindacati. Lancia le nuove colonnine elettriche, inaugura il “Vinetia tasting” in piazza, partecipa in fascia alla “Gnognarun” (camminata ludico motoria organizzata dai clown di corsia), sale ovviamente sul palco del processo aea vecia di Treviso e anche di Canizzano, e il 17 marzo è con Salvini a inaugurare il maxi tunnel della fognatura di Ats.
Pianta il ginko per le vittime Covid al Ca’ Foncello, spara l’avvio della Popolarissima e il 20 marzo premia in Comune le donne del progetto “Viva Vittoria” contro la violenza sulle donne e gli scout Fiamme Libere. Poi taglia il nastro dell’avvio del progetto di riqualificazione dell’ex caserma Salsa.
Rugby, Rotary e Divina provvidenza
E mancano ancora due mesi ad oggi. A fine marzo scende nel campo di rugby di Monigo per salutare il pubblico, poi è in centro con i panificatori. A inizio aprile inaugura la mostra su Martini al Bailo. Incontra il Rotary, ancora l’aeronautica, poi inaugura la sala prove del progetto Giovani intitolata a Tolo Marton. Incontra il Volley Treviso, l’Anlaids, visita la scuola dell’infanzia “Divina Provvidenza”, incassa il titolo di “Città amica degli adolescenti” poi presenta «il nuovo sistema di telecontrollo dei sottopassi stradali».
È in campo con l’ indomita 21 che festeggia il campionato, in strada con Salvini e Zaia per l’apertura della Pedemontana, allo stadio del Benetton e del Treviso. Premia il panificio Serfin, visita il Ceis, il centro anziani e l’asilo Fra’ Claudio; lancia il Cansiglio Bike day da palazzo dei Trecento; inaugura la toelettatura e scuola per cani “Decouture City”; inaugura la ristrutturazione delle ex Poste futura sede dell’artistico. Fa visita al Circolo ospedalieri, e taglia un altro nastro: il bosco di via Selvatico.
Mentre pubblica foto della posa della passerella di Sant’Antonino, è al liceo da Vinci per la simulazione di terremoto con la protezione civile, e alle De Amicis per la giornata di pulizia delle Mura.
È in centro con la fiaccola olimpica e sdraiato sul campo del Tenni per la promozione del Treviso in D. Premia la confetteria Flavia, il Tato bar, va al Pio X tra gli studenti, al mercato tra gli ambulanti, alla pasticceria Max, alla discoteca Raika con Zaia.
Manca qualcosa? Volendo tantissime presenze ai convegni di questo o quell’ente o associazione, tante strette di mano rigorosamente immortalate sui social, perfino un parto – ovviamente simulato – col manichino del Ca’ Foncello. Insomma, di tutto di più. Due giorni fa il taglio del nastro allo sgrigliatore (di Silea), ieri la foto con gli autobus elettrici Mom, annunciati tanto tempo fa, ma pronti a entrare in servizio solo tra mesi. Federico de Wolanski