Quando la cultura classica fa vetrina: al Virgilio di Mantova trionfa la Notte dei licei
L’Inferno di Dante e l’Iliade di Omero che diventano ambientazioni ideali per moderne escape room, spettacoli teatrali che trattano temi impegnativi come quello della Shoah e della figura di Etty Hillesum, scrittrice ebrea olandese morta nell’inferno di Auschwitz il 30 novembre del 1943. E ancora letture drammatizzate, concerti, dibattiti in lingua, cruciverba in latino e approfondimenti sulla cultura cinese, la presentazione del “Provocatore”, il giornalino di classe, uno spazio dedicato alla legalità e a Libera e il concerto finale.
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Trentadue eventi che dalle 18 a mezzanotte di venerdì 5 maggio hanno trasformato il Palazzo degli Studi di via Ardigò, che ospita il liceo classico Virgilio e il liceo linguistico in qualcosa di diverso. Una sorta di centro culturale aperto alla città, alle famiglie degli studenti attuali e che lo diventeranno. Un palazzo antico che si trasforma in un dinamico e frizzante Palazzo delle arti e della cultura. Potere della Notte nazionale dei licei classici che, alla nona edizione, nasce con l’intento di valorizzare la cultura classica, pietra miliare della nostra civiltà.
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La Notte dei licei classici, nata da un’idea di Rocco Schembra, docente siciliano di lettere classiche, «rappresenta – ha spiegato la dirigente del liceo Virgilio Carmen Giovanna Barbieri nel corso dei saluti iniziali – un modo alternativo di fare scuola e di rappresentare la cultura classica. Un modo capace di coinvolgere gli studenti che hanno un’occasione per esprimere le loro qualità, anche quelle che vanno al di là delle richieste curricolari». Un’iniziativa divenuta sempre più solida come dimostra la partecipazione di 375 licei classici italiani con l’adesione, per la prima volta quest’anno, di omologhi francesi, tedeschi, greci, spagnoli e turchi.
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