Il vigneto della Bigattera è 4.0, sperimentazione con Abaco
Il vigneto sperimentale della Bigattera diventa 4.0. Ed è il punto di partenza per realizzare, all’interno dell’azienda dell’istituto agrario Strozzi, un Agri innovation centre che mette in rete la scuola, la Provincia di Mantova, l’Its Academy e Abaco, multinazionale specializzata in software per l’agricoltura di precisione che ha la propria sede principale a Mantova. Nella vigna della scuola sensori e apparecchiature di ultima generazione, centraline meteo e sistemi di irrigazione automatizzata; in volo flotte di droni per fare i rilievi e raccogliere dati preziosi.
Un vigneto sperimentale, alla Carpaneta, c’era già, e ben avviato. Ai 9.800 metri quadrati esistenti (di vari vitigni, soprattutto internazionali), si sono aggiunti tremila metri quadrati di Chardonnay. Sedici filari che sono utilizzati per prove randomizzate, con l’obiettivo di testare diverse tecniche di coltura. La rivoluzione, rispetto a prima, l’ha fatta la tecnologia di Abaco, che consente di avere a portata di mano, anche su un semplice telefonino smart, tutti i dati che servono per coltivare la pianta nel migliore dei modi possibili e con il minor spreco di risorse. Droni e sensori consentono, per esempio, di rilevare il fabbisogno di acqua e di regolare gli impianti di irrigazione in relazione allo stress idrico. Le informazioni raccolte viaggiano poi in tempo reale e tutti i dispositivi possono collaborare in cloud (l’archiviazione dei dati in rete).
Ma c’è dell’altro. Le tecnologie per la guida satellitare permetteranno di utilizzare le mappe di prescrizione dei terreni: mappe dettagliate che mostrano le necessità, in termini di irrigazione e fertilizzazione, di singole porzioni di terra. I dosaggi necessari, non una goccia in più, di fitofarmaci o concimi, attraverso una chiavetta usb vengono trasferiti alle macchine in campo. «E questa – spiega Alberto Bertellini, membro del comitato scientifico dell’Its Academy – è la chiave di volta per la vera sostenibilità della produzione».
Il vigneto, che l’anno scorso ha prodotto più di sessanta quintali di uva, per ora ha assorbito gran parte degli ultimi investimenti, ma l’idea è di continuare la sperimentazione su altre colture, come frutteti e seminativi, e persino sugli alveari. L’uva sperimentale non viene buttata, bensì valorizzata: la Bigattera è socia della cantina Valpantena, alla quale l’uva viene conferita. Ed esiste anche un piccolo laboratorio di vinificazione interno. Per gli studenti dell’istituto agrario familiarizzare con queste tecnologie è un’ottima opportunità, mentre per gli studenti dell’Its agroalimentare, che già studiano l’agricoltura di precisione durante i due anni di corso, questo è un laboratorio a cielo aperto. Ma l’obiettivo è ancora più ambizioso: diventare una show farm per far toccare con mano le nuove tecnologie a chi lavora nel settore. E diventare punto di riferimento per la formazione continua.
Con Abaco, lo Strozzi collabora dal 2016 per i progetti di alternanza scuola lavoro, e Abaco è tra i soci sostenitori della fondazione Its. «Lavoriamo da anni con i ragazzi – racconta Piergiorgio Testi, direttore della tecnologia di Abaco – abbiamo anche una collaborazione con Unimore». Per l’azienda – 150 dipendenti, cento dei quali a Mantova – formare giovani tecnici significa pensare al proprio futuro: «Non troviamo abbastanza persone da assumere – continua Testi – da inizio anno, soltanto nel mio team, abbiamo assunto venticinque persone. Questo piccolo investimento, di tempo e risorse economiche, ci consente di farci conoscere ai giovani e, oltre a questo, di fare avvicinare i nostri sviluppatori di software all’esperienza reale dei nostri utenti. Per vivere direttamente in campo l’agricoltura 4.0».