Venezia, garage di piazzale Roma ancora senza bando: «Più posti auto per i residenti»
Duecentocinquanta posti auto a bando per l’autorimessa comunale. Sì, ma quando? Risale a febbraio l’approvazione delle linee di indirizzo per la formazione delle graduatorie. Ma ad oggi del testo nemmeno l’ombra. Migliaia saranno le domande dei cittadini per ottenere l’assegnazione: del nuovo bando se ne parla da anni, inutilmente, e nel frattempo la richiesta è esplosa; e chi ha un posto se lo tiene stretto.
Ecco perché a fronte di una domanda che si preannuncia altissima (motivo per cui negli ultimi mesi il Comune ha cercato una sponda nel porto e nella Prefettura), ora il Partito democratico chiede al Comune di prendere in considerazione altri posti auto da mettere a bando.
Quali? I 334 sul tetto riservati agli “utenti transitori”: «Sono quelli destinati al mercato turistico», spiega Monica Sambo, «così come ai professionisti e ai pendolari che raggiungono la città in giornata.
Se non tutti, di questi almeno 200 dovrebbero essere destinati ai residenti, magari con degli sconti dal momento che non si trovano al coperto».
Questa suddivisione tra posti su assegnazione (oggi sono 1570) e posti auto per i transiti occasionali risale al passato.
E la spiegazione è tutta economica: i posti allo scoperto destinati a turisti e non ripagano, di fatto, le tariffe calmierate garantite agli assegnatari. «Ma serve rinforzare la disponibilità di posti auto per i residenti», ribattono Monica Sambo e Alessandro Baglioni, «a che punto è l’interlocuzione con il Porto per trovare nuove soluzioni?». Il tema di fondo, sottolineato da Tommaso Bortoluzzi, componente della segreteria veneziana del Pd, è quello di rendere «la città più accessibile e comoda a chi ci vive».
In attesa della pubblicazione del bando, l’indice dell’opposizione è anche puntato contro i criteri di assegnazione dei posti.
Su 250 totali, il 65 % andrà alle persone fisiche; il 30% ad enti, associazioni o soggetti esercenti attività produttive; il 5% alle persone con disabilità.
«Per l’assegnazione alle persone giuridiche», continua Sambo, «i criteri prevedono il numero di sedi operative nel Comune di Venezia, il numero di mezzi pubblici da utilizzare per raggiungere Venezia: così si svantaggiano i professionisti e le piccole imprese artigianali. Bene invece l’ultimo criterio che favorisce e attività che abbiano maggiore complementarietà alla residenzialità cittadina.
Chiediamo che quest’ultima voce sia quella che assegni il maggior punteggio». Da decenni si attendono risposte al problema dei posti auto. Non è del resto un mistero che per i residenti a Venezia avercelo a piazzale Roma fa tutta la differenza del mondo, soprattutto per chi per motivi di lavoro è costretto a muoversi con mezzi propri ogni mattina. Anche questa rientra infatti tra le tante motivazioni che costringono i veneziani a trasferirsi a Mestre: non sono rari i casi di è chi senza la possibilità di avere un posto auto a piazzale Roma e per comodità preferisce trasferirsi direttamente in terraferma.
Ecco perché il bando per l’autorimessa comunale, come le altre misure allo studio per aumentare la disponibilità nella aree del porto, sono richieste quanto mai urgenti per la cittadinanza.