Magalini resta idea fissa del Mantova, ma come ds Pelliccioni e Obbedio vie più rapide
Sembra stringersi il cerchio attorno alla figura del nuovo direttore sportivo del Mantova. La fase esplorativa del presidente Filippo Piccoli e del segretario Alessandro Raffa è quasi giunta al termine tra colloqui, proposte e progetti. Al di là della retrocessione in D la piazza di Mantova resta ambita, a maggior ragione ora che sembrano aprirsi spiragli (da verificare) anche per una riammissione in C. Che sarebbe quanto mai gradita da tutti, anche se di fatto la società sta ragionando per costruire una struttura da D, campionato al quale il club biancorosso dovrà iscriversi prima di ogni altra decisione. Il casting sembra avere individuato l’identikit del nuovo capo area tecnica: che dovrà avere buona conoscenza della categoria e anche una solida esperienza. Questo perché Piccoli vorrebbe ridurre il più possibile il margine di errore dopo anni in cui sono state compiute parecchie scommesse, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ecco perché sembrano scendere le quotazioni di Christian Botturi, 43enne ds della Pro Sesto, ex responsabile del settore giovanile del Mantova e uomo mercato al centro di parecchie indiscrezioni, che ha parlato nei giorni scorsi con Piccoli. Ieri è spuntata anche una voce intrigante che rimandava a Matteo Corradini, ds della Virtus Verona classe 1986. Tramite i buoni rapporti del presidente con Gigi Fresco sembrava potesse portare il dirigente ed il tecnico, il quale non ha mai fatto mistero della sua simpatia per Mantova, in riva al Mincio. Ipotesi smentita anche perché pare impossibile pensare una Virtus senza il suo allenatore-presidente.
C’è poi Alfio Pelliccioni, il non fa mistero di avere intavolato un discorso con la dirigenza che entro la prossima settimana vaglierà il suo progetto tecnico. Anche se prima il ds sammarinese, nel caso fosse il prescelto, dovrà risolvere il contratto che lo lega al Monopoli.
L'ipotesi Magalini resta solleticante, soprattutto se nella prossima settimana dovessero arrivare segnali incoraggianti in tema di riammissione in Lega Pro.
Forse più concreta quella di Antonio Obbedio: 54enne, per tre anni al Renate che ha sempre portato ai playoff pescando giocatori e tecnici emergenti anche dalle categorie inferiori. Il dirigente per ora nega contatti ma si dice disposto a sedersi ad un tavolo.
Più defilate le figure di Mauro Gibellini, che conobbe Piccoli fin da prima che fosse nel Mantova, di Doriano Tosi, un passato a Modena, Reggiana e Chievo, e dello stesso Boninsegna almeno nel quadro dell'area tecnica. Insomma, Magalini resta la prima scelta, cullata per l’intera stagione prima della retrocessione in D.
Intanto è pressoché certo che come sede del ritiro estivo non sarà confermata Storo. La società sta valutando un paio di località che saranno visitate nei primi giorni di giugno.