Vedelago verso il ballottaggio. Ecco gli ultimi appelli di Romano e Perin
Vedelago domenica e lunedì 28 e 29 maggio al ballottaggio: ecco le due ultime interviste dei candidati sindaco.
Romano: «E’ ora di cambiare passo»
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Una lunga carriera nei Consorzi di Bonifica, dove ha ricoperto diversi incarichi: Giuseppe Romano, 60 anni, imprenditore agricolo, sfida Marco Perin sotto le insegne del centrodestra, da cui al primo turno lo separano una manciata di voti (48) avendo conquistato il 44,41 per cento.
Perché un elettore di Vedelago dovrebbe scegliere lei piuttosto che il suo avversario?
«Dopo il susseguirsi di numerosi anni di governo comunale fatto dalle stesse persone, in questa campagna elettorale sono emersi i rispettivi limiti.
Ci proponiamo di portare un nuovo modo di amministrare la cosa pubblica, nell’interesse comune applicando il principio, semplice ma sempre attuale, del buon padre di famiglia, con buon senso, condivisione, impegno e responsabilità, volto alla soluzione concreta delle varie criticità.
L’obiettivo è riportare al centro della scena politica i cittadini e al centro del progetto comunale la famiglia, pilastro della società».
Andando più sullo specifico di questa campagna elettorale, perché un elettore di centrodestra dovrebbe scegliere lei piuttosto che il suo avversario, visto che fate riferimento entrambi a questa area?
«Sono l’unico candidato che rappresenta il centrodestra, stessa coalizione che guida Provincia, Regione e Governo. È un’occasione unica per lavorare in sinergia con le istituzioni e riportare Vedelago al ruolo che merita.
Possiamo agire fattivamente per risolvere le annose questioni irrisolte del nostro territorio: togliere il traffico dal centro, dare risposta al problema del passaggio a livello di Albaredo, ricercare soluzioni per il collegamento delle arterie stradali nord sud ed est-ovest.
Priorità che debbono essere portate nei tavoli istituzionali, opere pubbliche cruciali che da troppo tempo Vedelago sta aspettando».
Quale è la forza del suo programma elettorale?
«Centrale è la valorizzazione della persona. Quindi un assessorato alla famiglia per attivare misure a sostegno della natalità e di sinergia con i medici di base, potenziando l’assistenza ai soggetti più fragili; e consulte frazionali, bilancio partecipativo, supporto al terzo settore.
Se vogliamo dare una nuova prospettiva al nostro territorio bisogna rimettere al centro le relazioni sociali e la cura e il mantenimento dei centri abitati sono fondamentali.
Vedelago fortunatamente gode ancora di ampi spazi verdi, da valorizzare e preservare. Il parco del Sile deve essere rilanciato e al fianco di questa progettualità va collegata anche la riqualificazione dei bacini estrattivi».
Come giudica la campagna elettorale?
«Poco più di trenta giorni di campagna elettorale entusiasmante, ma allo stesso tempo intensa e impegnativa. Abbiamo incontrato molti cittadini che ci hanno dato spunti per comprendere al meglio le vere necessità di Vedelago.
Ci sono state parecchie occasioni per capire come si è operato negli ultimi anni e in parallelo, abbiamo spiegato il passo avanti che intendiamo concretizzare insieme».
Cosa conta di realizzare nei primi cento giorni del suo mandato?
«Ci impegniamo ad avviare il progetto “Comune amico della Famiglia”, dare esecuzione al piano degli interventi, atteso da diversi anni.
Attuare le progettualità del Pnrr, istituire e regolamentare le consulte frazionali e del terzo settore, valutare e condividere con la cittadinanza, le opportunità del piano ambientale».
A chi riserva il suo ultimo appello prima del voto?
«A tutte le cittadine e ai cittadini di Vedelago che, per motivi più diversi, non si sentono coinvolti: guardiamo avanti, insieme: assicuro un impegno serio e assiduo».
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Perin: «Scegliere guardando le persone»
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È entrato in consiglio comunale nel 1999 a soli 23 anni e da allora non ne è più uscito: Marco Perin 47 anni, geometra e imprenditore, si candida in continuità con l’amministrazione uscente di Cristina Andretta, di cui era vicesindaco. Corre con una coalizione civica dopo che il centrodestra ha puntato su Giuseppe Romano, ottenendo al primo turno il 45,03 per cento dei voti.
Perché un elettore di Vedelago dovrebbe scegliere lei piuttosto che il suo avversario?
«Non ho la presunzione di screditare i miei avversari, ma sono convinto che un elettore dovrebbe scegliere la persona che più lo rappresenta in termini di valori, aspettative, progetti e anche di fatti e credo che la nostra proposta, la nostra squadra sia l’espressione di rispetto, onestà, esperienza e novità e, in definitiva, voglia di fare del bene per la comunità».
Andando più sullo specifico di questa campagna elettorale, perché un elettore di centrodestra dovrebbe scegliere lei piuttosto che il suo avversario, visto che fate riferimento entrambi a questa area?
«Certo, il mio orientamento è da sempre quello di centrodestra con cui condivido valori e prerogative, ma un’amministrazione comunale dovrebbe andare oltre queste appartenenze.
Credo che a livello comunale conti e ci sia bisogno di umanità e di una “politica” rivolta ai cittadini e al loro quotidiano.
Un amministratore non deve rappresentare solo le logiche dei partiti, ma deve saper intercettare le istanze dei concittadini e tradurle in azione e questo, ne sono convinto, va oltre i partiti e gli schieramenti».
Quale è la forza del suo programma elettorale?
«Il nostro programma si basa su idee concrete. È un programma che parte da un sogno, quello di continuare a migliorare Vedelago e la qualità di vita di chi lo abita. Ma è un programma calato sulla realtà, che non crea false illusioni e che tiene conto di come è cambiato il mondo negli ultimi anni.
Ci presentiamo ai vedelaghesi con idee e progetti solidi rivolti alla famiglia, alla sicurezza, in particolare quella degli studenti e di chi frequenta le nostre strade, senza dimenticare la riqualificazione ambientale delle cave».
Come giudica la campagna elettorale che si sta concludendo?
«Questa campagna elettorale ha fatto soffrire tante persone. Io stesso ho dovuto fare i conti con diverse delusioni da parte di persone di cui mi fidavo. È stata una campagna elettorale ricca di colpi bassi da parte degli avversari che hanno preferito lo scontro al confronto.
Ma è stata una campagna anche ricca di sorprese: ho conosciuto tante persone oneste, disponibili, che si sono messe in gioco supportandomi: una squadra di adulti e giovanissimi che con stile e toni mai violenti mi hanno dato la forza per superare le continue denigrazioni».
Cosa conta di realizzare nei primi cento giorni del suo mandato?
«Se sarà eletto, i primi cento giorni saranno dedicati ad approvare il Piano interventi che consentirà di dare risposte concrete alle quasi 200 domande presentate dai cittadini, ad attivare la giunta dei giovani e a mettere a punto le opere finanziate con i fondi Pnrr, che sono tante se si pensa che Vedelago è al 4° posto nella classifica provinciale per contributi ottenuti.
Mi riferisco, in particolare, alle opere di edilizia scolastica e alle piste ciclopedonali. Un’altra sfida sarà quella di concludere l’accordo di programma per la riqualificazione dei bacini estrattivi».
A chi riserva il suo ultimo appello prima del voto?
«A tutti coloro che credono che al primo posto ci siano le persone, l’onestà e la libertà». —
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