Jonathan Milan spinto in alto da mamma e fidanzata
TARVISIO. «Dai Jonathan dai che domani andiamo a Roma». Non ha smesso di gridarlo alla radio nemmeno un secondo Alberto Volpò, il direttore sportivo di Jonathan Milan, per incoraggiare il velocista friulano alle prese con l’erta del Lussari.
L’ha seguito in moto per tutta la tappa e quando il bujese ha tagliato il traguardo il ds è esploso in lacrime. Jonny lo ha guardato, sfoderando il suo solito sorriso, e gli ha detto: «Non piangere Alberto che domani ce ne andiamo a Roma».
Un cortometraggio dall’arrivo che cristallizza l’essenza di questo giovane fenomeno tutto friulano: tanto caparbio e determinato in gara, quanto amorevole e alla mano nella vita.
Come il compaesano Alessandro De Marchi, sabato 27 Jonny si è abbeverato del tifo delle migliaia di persone assiepate lungo la strada.
In particolare di quello dei bujesi che a Camporosso, diverse ore prima del suo passaggio, avevano già allestito il “campo Milan “con manifesti, fiocchi rosa e un maxi-televisore per seguire la sua ennesima impresa.
«Siamo qui da stamattina presto – ha raccontato mamma Elena, emozionatissima dopo il passaggio di Jonathan tra due ali di folla lungo la ciclabile –. Vederlo sorriderci è stato bellissimo».
Ultima grande fatica per lui prima della passerella romana di domenica che lo incoronerà in via definitiva della maglia ciclamino. «Aveva detto vado e mi metto a disposizione del gruppo – ricorda ancora la mamma –. Poi si è trovato dal secondo giorno protagonista della gara, a vestire questa maglia che vi garantisco ha tenuto stretta con i denti».
La signora Elena insieme a nonna Marcella è salita sul Lussari per accendere una candela e ringraziare la Madonna per il “miracolo” del giorno prima, quando Jonny è arrivato al fotofinish, evitando l’eliminazione per un solo minuto, tenendo con il fiato sospeso un intero paese che sabato ha ricambiato lo sforzo.
Il comitato d’accoglienza lungo la ciclabile contava tanti tifosi, l’europarlamentare Elena Lizzi, l’assessore comunale Marco Zontone che Jonny ciclisticamente l’ha visto crescere e la sindaca Silvia Pezzetta che al ritorno del campione a casa ha promesso «festa grande».
E poi c’era Samira, la fidanzata di Jonny, 22 anni di genuino entusiasmo: «Sono super-felice per lui perché so quanta fatica, quanto sforzo e quanta motivazione ha messo in questo Giro. Cosa gli ho detto io stamattina? Una cosa sola: «Divertiti e basta».