Elezioni amministrative: come, dove e quando si vota
Sono 12 milioni gli italiani chiamati a votare domenica 3 e lunedì 4 ottobre per il primo turno delle elezioni amministrative per eleggere sindaci e consigli comunali. I comuni al voto sono 1349 tra cui 6 capoluoghi di regione: Milano, Roma, Bologna, Napoli, Torino e Trieste. Ci sono anche 14 capoluoghi di provincia: Benevento, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese. In Calabria si vota per eleggere il presidente della Regione. Ci sono elezioni suppletive della Camera nei collegi di Siena (Toscana 12) e Roma (Primavalle).
QUANDO SI VOTA
I seggi sono aperti domenica 3 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 4 dalle 7 alle 15. Lo spoglio inizierà al momento della chiusura delle urne. L’eventuale secondo turno è in programma il 17 e 18 ottobre agli stessi orari.
Sono diversi gli orari di apertura dei seggi nelle regioni a statuto speciale. In Sicilia e Sardegna il primo turno è fissato per domenica 10 e lunedì 11 ottobre, i ballottaggi per il 24 e il 25. In Trentino Alto Adige si vota in una sola giornata: primo turno il 10 ottobre e secondo il 24.
CHI VOTA
Può votare chi è iscritto nelle liste elettorali del Comune di residenza con 18 anni compiuti entro il 3 ottobre. Al seggio bisogna portare la tessera elettorale e un documento d’identità. Se non ci sono più spazi per i timbri o si è persa la tessera bisogna chiederne un duplicato all’ufficio elettorale del comune.
LE REGOLE AL SEGGIO
È obbligatorio l’uso della mascherina per chiunque entri al seggio. Può essere tolta solo al momento dell’identificazione. È l’elettore a dover mettere la scheda nell’urna. Deve esserci almeno un metro di distanza fra le persone all’interno del seggio, diventano due se si toglie la mascherina. Entrando nel seggio bisogna igienizzare le mani e lo stesso lasciandolo. Al primo turno non serve il Green Pass per i componenti del seggio. Diventa invece necessario al secondo perché chi presta servizio nei seggi è assimilato ai dipendenti pubblici.
COME SI VOTA
Si vota in modo diverso in base al numero degli abitanti del comune. Il sistema è maggioritario ovunque. Nei comuni con più di 15mila abitanti c’è il doppio turno, in quelli più piccoli il turno è unico. Nelle città con più di 15mila abitanti, vince al primo turno il candidato che ottiene il 50% più uno dei consensi, altrimenti si va al ballottaggio tra i due più votati. Nei comuni più piccoli vince il candidato che ottiene il maggior numero di voti, non serve la maggioranza assoluta.
Gli elettori possono esprimere la propria preferenza facendo una croce sul nome del candidato. Il voto va esclusivamente al candidato. Se invece si mette la croce su una lista, il voto va automaticamente al candidato che appoggia. Nei comuni con più di 15mila abitanti è possibile il voto disgiunto: si può scegliere un candidato sindaco e una lista che ne sostiene un altro.
Si possono esprimere al massimo due preferenze per i candidati al consiglio comunale: un uomo e una donna, altrimenti la preferenza viene considerata nulla. Nei comuni più grandi c’è una soglia di sbarramento al 3% per entrare in consiglio comunale e un premio di maggioranza del 60% dei seggi per le liste collegate al sindaco eletto. In quelli con meno di 5000 abitanti la preferenza è unica.
AGEVOLAZIONI VIAGGIO
Trenitalia e Italo offrono tariffe agevolate per il rientro nei comuni di residenza. Trenitalia fa uno sconto del 70% del prezzo base per i treni a media-lunga percorrenza nazionale e del 60% per i Regionali. La riduzione per Italo è del 60%. La partenza deve avvenire tra il 24 settembre e il 4 ottobre, il ritorno tra il 3 e il 14. Comprando il biglietto si devono mostrare documento d’identità e tessera elettorale, al ritorno bisogna dimostrare di aver votato. I traghetti di collegamento con le isole fanno uno sconto del 60%. Alitalia applica uno sconto sul biglietto aereo per un volo nazionale pari a 40 euro, applicabile sulla tariffa del biglietto andata e ritorno se superiore a 40 euro, escluse le tasse e i supplementi. Per gli elettori italiani residenti all’estero non si paga il pedaggio su tutta la rete nazionale.