Oltre quattro milioni al Bellunese per aumentare i posti negli asili nido
Oltre quattro milioni di euro per potenziare l’offerta degli asili nido nel Bellunese con 168 posti in più. I fondi sono messi a disposizione dal nuovo Piano per gli asili nido varato dal ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, con un decreto che stanzia in totale 734 milioni di euro. Soldi frutto sia di economie legate alle rinunce e alle mancate assegnazioni di contributi del Piano asili dello scorso anno finanziato dal Pnrr, sia da fondi ulteriori recuperati nel bilancio del ministero.
L’obiettivo è quello di realizzare in tutta Italia dai 25 mila ai 30 mila posti in più negli asili nido, finanziando sia le nuove costruzioni di asili nido, sia le riconversioni di edifici esistenti.
Il ministero ha messo a punto una graduatoria nazionale in base alla popolazione tra zero e due anni e alla copertura del servizio, indicando il numero di posti da realizzare e lo stanziamento assegnabile.
Per la provincia di Belluno, il primo comune in graduatoria (al 321° posto nazionale) è Feltre, con 30 posti di asilo nido da attivare e uno stanziamento di 720 mila euro; seguono Sedico con 30 posti e 720 mila euro, Cesiomaggiore con 24 posti e 576 mila euro, Ponte nelle Alpi con 20 posti 480 mila euro, Santa Giustina con 20 posti e 480 mila euro, Limana con 24 posti e 576 mila euro, Pedavena con 20 posti e 480 mila euro.
Soldi a disposizione ma che i Comuni dovranno chiedere facendosi avanti e rispettando le tempistiche piuttosto strette: entro il 31 maggio l’istruttoria con l’autorizzazione ministeriale per il finanziamento, entro il 31 ottobre i Comuni devono aggiudicare i lavori. E se i soldi non verranno assegnati, il ministero scalerà la graduatoria.
«Eravamo in attesa di questo provvedimento», spiega con soddisfazione il sindaco di Cesiomaggiore, Carlo Zanella, «tanto che ci eravamo già mossi facendo una analisi tra fine 2023 e inizio 2024 per capire come e dove potevamo attivare un servizio per la prima infanzia. L’idea iniziale era quella di sviluppare la materna comunale di Pez, poi in realtà dopo una analisi più approfondita abbiamo convenuto con la materna paritaria Matilde Muffoni di Cesio che la soluzione migliore era quella di valorizzare la loro scuola. Abbiamo raccolto la disponibilità della Muffoni e stiamo sviluppando il progetto, ormai in stato avanzato. L’obiettivo è quello di dare da settembre un servizio per la prima infanzia 0-36 mesi alla scuola paritaria, gestito direttamente dal personale della materna. Gli interventi da realizzare non sono particolarmente impegnativi, dunque contiamo di restare nei tempi previsti».
Il nido a Cesiomaggiore darà risposta ad un servizio senz’altro atteso, spiega Zanella: «Abbiamo fatto anche un sondaggio chiamando direttamente tutte le famiglie con i figli potenzialmente entranti all’asilo nido nella stagione 2024-25, e abbiamo riscontrato molto interesse. Per questo ci siamo attivati subito». Un lavoro di squadra, dunque, tra Comune e comunità parrocchiale cesiolina, gestita per quanto riguarda le strutture dal parroco di Santa Giustina, don Gianni Trevisan. Ed anche a Santa Giustina la parrocchia ha già annunciato l’intenzione di far partire il nido integrato alla materna Don Antonio Tiziani: il dialogo con il Comune è già stato avviato.
Anche a Pedavena l’inclusione nella graduatoria ministeriale viene salutata con soddisfazione, anche se in realtà il cantiere per l’asilo nido è già in corso, nella ex casa del custode del complesso scolastico che comprende anche la piscina.
«I lavori in corso dovrebbero ultimarsi alla fine di giugno per la parte strutturale», spiega il sindaco Nicola Castellaz, «abbiamo poi un secondo stralcio di progetto per la parte che prevede l’allestimento della mobilia e del giardino per i bambini. A questo punto cercheremo di capire se potremo finanziare il secondo stralcio con questo stanziamento. Quello che stiamo realizzando è un micronido da 15 posti che pensiamo possa essere aperto nel 2025. Ora stiamo lavorando anche per fare un business plan per la gestione, dunque siamo abbastanza avanti dal punto di vista operativo. Ben vengano dunque queste risorse, valuteremo con gli uffici se potremo accedere al bando per finanziare il secondo stralcio: il progetto comunque ce l’abbiamo pronto».
L’opportunità di finanziamento è allo studio anche dei tecnici comunali di Feltre, spiega il vicesindaco e assessore all’istruzione, Claudio Dalla Palma. «È da qualche tempo che si sapeva di questa possibilità, mentre già stiamo lavorando all’ampliamento dei posti disponibili a Feltre, che l’anno prossimo saranno dai 6 agli 8 in più. Gli uffici comunali stanno valutando la possibilità offerta da questo bando, la nostra idea è quella di cogliere tutte le opportunità di finanziamento».
Non sono operazioni comunque semplici per gli enti locali, sottolinea Dalla Palma commentando il nuovo bando che rimette in gioco proprio una parte di fondi rimasti inutilizzati dal precedente Piano asili nido: «Tanti Comuni si erano impegnati per partecipare, poi non tutti sono stati in grado di concludere l’iter, sia per le difficoltà a mettere in campo le progettualità, sia perché comunque è necessario trovare i soldi per la compartecipazione»