Ponte di Crignes, l’odissea è finita: la riapertura ai primi di giugno
Dal primo giugno il ponte di Crignes dovrebbe essere finalmente percorribile. Lo annuncia, usando sempre il condizionale, l’assessore ampezzano ai Lavori pubblici, Giorgio Da Rin. L’opera doveva essere pronta già per i Mondiali di sci del 2021; poi però varie lungaggini, fra cui la pandemia Covid e l’aumento dei costi, avevano impedito il regolare svolgimento dei lavori e, dunque, anche di avere una data certa di fine lavori.
Per mesi e mesi si sono visti pochissimi operai all’opera, in molte giornate non si è visto addirittura nessuno. Ora però sono riprese le operazioni a ritmo serrato. Il manto stradale è stato asfaltato. È in via di completamento la posa dei cubetti di porfido per il marciapiede pedonale. Sono poi state eseguite le operazioni di collaudo statico. Nei prossimi giorni verranno installate l’illuminazione e la ringhiera e poi sarà tolto il vecchio ponte. Un manufatto che risale al 1970, conosciuto anche come ponte Nadalet, dall’ingegnere comunale che lo progettò e lo realizzò.
Il ponte necessitava un intervento di recupero, alla fine si è deciso di sostituirlo: i basamenti, alle due estremità, mostravano evidenti segni di cedimento e la carreggiata, per la sua strettezza, non consentiva il passaggio di corriere. L’intera opera costa 5,6 milioni; inizialmente il Comune doveva investire 800 mila euro, poi il progetto è stato ricalibrato, e il Comune ha stanziato 1,3 milioni. La somma restante era in capo al commissario che gestiva i Mondiali e poi passò ad Anas tramite un accordo quadro.
A fine lavori il nuovo ponte, in acciaio, sarà lungo 50 metri, rispetto ai 35 di quello precedente, e non sarà più perpendicolare all’alveo così da consentire il passaggio anche di corriere, ossia di tutto il traffico turistico di penetrazione che nei picchi stagionali contribuisce a creare gli ingorghi sulla circonvallazione.
«Possiamo dire finalmente che siamo in dirittura d’arrivo», dichiara Da Rin, «il nuovo ponte dovrebbe infatti essere percorribile per i primi di giugno. Gli operai stanno lavorando intensamente in questi giorni. Nel passato ci sono stati vari ritardi, ma va detto che Anas non ha riappaltato l’intervento, mossa che avrebbe creato ulteriori lungaggini dopo la pandemia e dopo soprattutto l’aumento dei costi. Anas ha tenuto duro, nonostante le difficoltà ha saputo trovare le risorse aggiuntive necessarie e ora siamo quasi al termine dell’opera».
Per l’estate dovrebbero quindi anche riaprire tutti gli stalli di Lungoboite, parcheggi gratuiti utilizzati soprattutto dai lavoratori pendolari che sono stati chiusi per due anni. Oggi vi sono una dozzina di stalli disponibili, ma con la chiusura del cantiere sul ponte di Crignes, che attraversa il torrente Boite, si potrà nuovamente tornare a parcheggiare a Lungoboite. Con grande sollievo di tutti.