Cure palliative, ecco le stanze del sollievo nelle Rsa in provincia di Belluno
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foto da Quotidiani locali
Cresce la richiesta di cure palliative ed è per questo che le associazioni di volontariato, di concerto con le case di riposo e l’Ulss 1 Dolomiti, stanno spingendo perchè all’interno delle Rsa nascano le stanze dedicate al sollievo. Stanze aperte non solo agli ospiti delle strutture, ma anche e soprattutto ai cittadini della provincia.
Le stanze del sollievo nelle Rsa
«Una stanza del sollievo esiste già alla Rsa di Feltre, entro il 2025 sarà realizzata nella casa di riposo di Pedavena, dove partiranno i lavori di sistemazione complessiva, mentre nel 2026 toccherà a Lamon: qui è stata presentata una variante di ampliamento della struttura ed è in atto una raccolta fondi per l’acquisto degli arredi», precisa Paolo Biacoli, presidente dell’associazione di volontariato Mano Amica, che aggiunge: «La stanza del sollievo sarà realizzata anche nella Rsa di Fiera di Primiero entro quest’anno, mentre nella Valle del Vanoi vedrà la luce il prossimo anno».
Una stanza del sollievo è in progetto anche alla rsa Le Marmarole di Pieve di Cadore, «mentre ci sono alcune difficoltà nei centri di servizio di Sedico ed Arsiè», sottolinea Biacoli, «perché servirebbe un accesso esterno che al momento non si riesce a realizzare».
L’attività di consulenza nelle Rsa
Intanto nelle case di riposo è già attivo un servizio di consulenza da parte del personale dell’unità operativa semplice di Cure palliative.
«Nel 2023 sono stati assistiti 30 ospiti divisi in 15 strutture per anziani, mentre nel primo trimestre 2024 sono già 14», ha spiegato il dottor Giuseppe Zanne che è stato nominato responsabile delle Cure palliative di Feltre, anche se continuerà a reggere l’hospice di Belluno finchè non sarà trovato un nuovo primario.
L’ampliamento dell’Hospice
Intanto si pensa anche ad ampliare l’hospice di Belluno, aggiungendo una stanza del commiato. L’annuncio è del presidente dell’associazione Cucchini di Belluno, Paolo Colleselli.
«Abbiamo presentato un progetto di massima all’Ulss», spiega Colleselli, «su cui ragionare», e su cui l’azienda sanitaria sta intervenendo. «Si tratta di un progetto articolato e impegnativo non solo tecnicamente ma anche economicamente. Per ora quello che sarà realizzato da qui a breve e su cui investiremo circa 300mila euro come associazione, è la stanza del commiato, un luogo che ospiterà il paziente deceduto e che permetterà così, vista l’ampia richiesta che arriva dal territorio per l’hospice, di lasciare libera velocemente una stanza per poterla dedicare ai casi acuti».
La somma che la Cucchini investirà è molto corposa e «deriva da alcuni lasciti che ci sono pervenuti», precisa il presidente che poi aggiunge: «L’idea è anche quella di migliorare il giardino esterno di Casa Tua Due per fare in modo che diventi vivibile per chi deve restare ricoverato a lungo. Servirà comunque anche un’ottimizzazione degli spazi della struttura. E non è detto che più avanti non si possano anche aumentare gli attuali otto posti letto funzionanti».
I numeri delle degenze
L’unità di cure palliative ha gestito complessivamente 293 ricoveri nel 2023 negli hospice di Belluno Casa Tua Due e di Feltre Le Vette, e di questi il 15% è stato poi dimesso a domicilio. «Il dato è in crescita come si evince anche dai numeri del primo trimestre 2024», spiega il dottor Giuseppe Zanne, «dati che evidenziano i 94 ricoveri e il 20% delle dimissioni a domicilio».
Nei primi tre mesi dell’anno, il 67% dei pazienti tra quelli assistititi dalla rete delle cure palliative era stato colpito da un tumore, «a fronte di una media richiesta a livello regionale del 55%», sottolinea il commissario dell’Ulss 1 Dolomiti, Giuseppe Dal Ben precisando che «il nostro intento è quello di alzare sempre di più questa percentuale, cercando di raggiungere un numero elevato di pazienti che soffrono per alleviare il dolore e garantire loro un fine vita dignitoso».
Attualmente, mentre l’unità operativa di cure palliative di Feltre, per cui l’Ulss ha assunto un medico in più, è gestita dal dottor Zanne, a Belluno l’azienda ha avviato l’iter per trovare il nuovo direttore.
I pazienti neurologici
Nel 2023 sono stati assistiti dalla rete delle cure palliative anche 33 pazienti affetti da malattie neurodegenerative. Tra questi ci sono anche due minori. La maggior parte di queste persone è affetta da Sla (18), otto da Parkinson e due da sclerosi multipla.