Cancellata la raccolta degli scarti verdi, fiorai sul piede di guerra contro Alia

PISTOIA. Fioristi pistoiesi sul piede di guerra contro le nuove modalità di Alia per la raccolta differenziata del verde e degli stralci di piante e fiori che producono ogni giorno. Se prima infatti la raccolta differenziata prevedeva il ritiro con il porta a porta due volte a settimana, oggi la nuova modalità compara le attività dei fioristi a quelle di una normale utenza domestica, non senza problemi.

In primis, perché in molti casi i bidoni della raccolta differenziata (la cui presenza è stata razionalizzata sull’intero territorio pistoiese con il passaggio al cosiddetto sistema ibrido) sono distanti anche diverse decine di metri, e recarsi a gettare i sacchi di verde, spesso anche molto ingombranti e pesanti, non è comodo. E in alcuni casi richiede persino l’uso della macchina. Ma soprattutto perché i nuovi bidoni dell’umido (sostituiti ormai in quasi ogni strada della città) hanno dei bocchettoni per conferire l’immondizia di un diametro piuttosto ridotto, proprio perché pensati per i piccoli sacchetti delle utenze domestiche. Mentre le esigenze dei fioristi sono ben diverse.

A denunciare la situazione è un gruppo di fioristi cittadini che, confrontandosi tra loro, scriverà una lettera di protesta ad Alia ed è pronta a mettere in campo una serie di iniziative per trovare un’alternativa a quanto deciso dal gestore dei rifiuti. Tra loro, a farsi portavoce anche per i colleghi, c’è Milena Corsini, del negozio “Milena Fiori” di via Clemente IX.

«Questa nuova modalità di conferimento dei rifiuti del verde che produciamo – spiega – è davvero un problema per tutti noi. Siamo stati equiparati a un’utenza domestica ma noi apparteniamo alla cosiddetta categoria 24, che produce grandi volumi di rifiuti. È impensabile andare a buttare i sacchi di verde e stralci nei bidoni forniti alle famiglie».

«I nuovi bidoni, che si aprono con le chiavine – prosegue – hanno dei bocchettoni troppo piccoli per le nostre esigenze. Senza considerare che può anche capitare di trovarli pieni. E allora che si fa? Ce la riportiamo in negozio? ».

Insomma, il disagio per queste attività è davvero tanto.

«Faremo passare la festa di San Valentino – conclude la titolare di Milena Fiori – perché come ogni anno siamo sovraccarichi di lavoro, ma con diversi colleghi siamo già pronti a scrivere ad Alia, e per conoscenza anche al sindaco. Ho parlato con i titolari di negozi come “Verdi fantasie”, “Di fiore in fiore”, “I fiori di Marzio”. Siamo tutti nelle stesse condizioni. Vogliamo capire perché è stata scelta questa nuova modalità di raccolta differenziata senza che nessuno ci abbia nemmeno chiesto un parere. Con il risultato che quello che hanno deciso è la peggiore soluzione possibile».

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