Ucraina, Biden: “Rischio di una invasione molto elevato”. Mosca: “Ignorate le nostre proposte, pronti a misure tecnico-militari”. Segnali di guerriglia nel Donbass. Draghi andrà in Russia
Le proposte scritte russe in 11 pagine arrivate a Washington. Nato e Europa ancora scettici. Il ministro italiano: «Ripartire dagli accordi di Minsk»
La crisi ucraina registra una pericolosa novità. Nel giorno della diplomazia italiana, con il vertice a Mosca tra il ministro degli esteri russo e il nostro Di Maio, dal Donbass, l’autoproclamata repubblica di Donetsk in mano ai separatisti filorussi, sono arrivati segnali dell’inizio di una vera e propria guerriglia. Pericolosissima. «L'esercito ucraino continua a bombardare infrastrutture e palazzi residenziali» a Donetsk, hanno denunciato i ribelli filo-russi, che affermano di aver risposto al fuoco dei soldati di Kiev. Bombe avrebbero colpito un asilo nido a Stanytsia Luhanska, cittadina a 15 km da Luhansk: due i feriti, i bambini sono stati evacuati. Immediata la reazione del Cremlino: «Le provocazioni delle forze ucraine nel Donbass si sono intensificate nelle ultime 24 ore, e la Russia ritiene che la situazione ai suoi confini potrebbe incendiarsi in ogni momento».
La situazione è particolarmente carica di tensione, al punto da spingere gli Stati Uniti ad avvisare l’Onu della possibilità di una «invasione imminente» dell’Ucraina da parte della Russia. Lo stesso presidente Biden ha definito il rischio di una invasione «molto elevato». «Abbiamo ragione di credere che Mosca prepari un’operazione sotto falsa bandiera».
Di Maio: «Draghi andrà a Mosca»
Da parte sua, il ministro Di Maio ha confermato: «L’Italia punta ad evitare sanzioni, a favorire il dialogo e la diplomazia e incoraggia le parti in causa all’attuazione del trattato di Minsk». Poi ha annunciato un prossimo viaggio del premier Draghi a Mosca. «Il premier - ha spiegato Di Maio - ha avuto colloqui telefonici con il presidente Putin. Ci stiamo coordinando per trovare una data per questo incontro».
Draghi: «Strategia deterrenza ferma, non mostrarsi deboli»
E proprio Draghi, al termine del consiglio Ue informale sulla crisi ucraina, ha dichiarato: «Dobbiamo perseguire la strategia della deterrenza ferma, non dobbiamo mostrarci deboli». «Occorre mantenere aperto il dialogo», ha aggiunto il premier che ha confermato il suo viaggio a Mosca: «L'obiettivo è ora far sedere al tavolo il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'Italia sta facendo il possibile per sostenere questa direzione anche se siamo pronti a ogni eventualità».
Tass: «Espulso il vice-ambasciatore americano in Russia»
Il vice ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca Bart Gorman è stato espulso dalla Russia. Lo rende noto la Tass.
La Nato: «Autodifesa è un diritto, aiuteremo le forze ucraine»
«Non vediamo ancora nessun segnale di una de-escalation da parte di Mosca». La Nato, per bocca del suo segretario generale Stoltenberg, continua a mostrare più di un dubbio sulla reale volontà di Vladimir Putin di ritirare le sue truppe dai confini con l’Ucraina, e iniziare concretamente il percorso di normalizzazione della crisi più delicata degli ultimi 50 anni. «La pace e la stabilità nell'area euro-atlantica è ancora a rischio», ha dichiarato Stoltenberg, che in conferenza stampa ha aggiunto: «L’autodifesa è un diritto, aiuteremo le forze ucraine». Dal canto suo la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, che ha aggiunto: «Speriamo nel meglio ma siamo pronti al peggio, la Russia. Servono fatti». Le immagini satellitari del confine russo-ucraino mostrano che la Russia, come annunciato giovedì scorso, ha effettivamente ritirato alcune attrezzature militari, ma al tempo stesso che sono arrivati altri mezzi e che comunque l'esercito di Mosca ha schierati ancora molti soldati vicino alla frontiera.
Scholz, «Situazione estremamente grave»
«La situazione alla frontiere russo-ucraina è estremamente grave e non è stato ancora osservato un ritiro delle truppe russe, ma accogliamo con favore il segnale dalla Russia di continuare la diplomazia. L'azione deve ora seguire». Così il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un tweet pubblicato poco prima del suo arrivo a Bruxelles al vertice straordinario dell'Ue sulla crisi russo-ucraina che precederà il summit Unione europea/Unione africana. Ieri notte il cancelliere ha avuto una telefonata con il presidente americano, Joe Biden, con il quale ha fatto il punto della situazione alla vigilia dell'incontro con i leader europei.