Oltre agli ex vertici della banca (Profumo, Viola e Salvadori) spuntano i nomi dei successori Morelli, Falciai e Bariatti
MILANO. Salgono a 10 gli indagati nell'inchiesta della procura di Milano sulla corretta contabilizzazione dei crediti deteriorati di Mps. Oltre agli ex vertici della banca Alessandro Profumo, Fabrizio Viola e Paolo Salvadori, spuntano i nomi dei loro successori, come l'ex ad Marco Morelli e gli ex presidenti Massimo Tononi, attuale presidente di Banco Bpm, Alessandro Falciai e Stefania Bariatti.
I nomi compaiono nella richiesta di proroga di altri 3 mesi delle indagini avanzata dai pm Giovanna Cavalleri e Roberto Fontana al gip Guido Salvini, il quale, dopo aver rigettato una richiesta di archiviazione, aveva disposto una perizia chiedendo a Gian Gaetano Bellavia e Fulvia Ferradini di verificare la corretta contabilizzazione delle rettifiche in base ai risultati di tre ispezioni di Bankitalia e Bce tra il 2012 e il 2017.
A maggio i due commercialisti, in circa seimila pagine, avevano concluso che tra il 2012 e il 2015 l'istituto di credito senese non aveva contabilizzato tempestivamente nei propri bilanci rettifiche su crediti per complessivi 11,42 miliardi. Inoltre avevano evidenziato che «le procedure e le direttive sino al 2017 sono risultate generiche, lacunose».
Alla luce di ciò i due pm hanno esteso le indagini fino a 5 anni fa e prima delle vacanze estive hanno proceduto con le nuove iscrizioni che riguardano anche gli ex dirigenti Daniele Bigi, Arturo Betunio e Nicola Clarelli, preposti «alla redazione dei documenti contabili societari». I reati contestati a vario titolo sono false comunicazioni societarie, falso in prospetto e aggiotaggio.
Inoltre, come emerge dalla richiesta di proroga delle indagini, su cui deciderà il giudice Salvini, hanno effettuato ulteriori accertamenti per individuare la coincidenza in concreto o l'eventuale entità di scostamento tra le valutazioni espresse dalla Banca Centrale sui 100 crediti campione su cui erano avvenuti i controlli e i valori che risultano dall'applicazione dei principi contabili in materia di poste di bilancio. L'istanza di avere più tempo servirà ai consulenti dei pm – i commercialisti Stefania Chiaruttini e Luca Minetto – di concludere il loro lavoro.
Intanto sta proseguendo, a Brescia, l'inchiesta coordinata dal pm Erica Battaglia e dal procuratore Francesco Prete in cui i sostituti milanesi Stefano Civardi, Mauro Clerici e Giordano Baggio, ora alla Procura europea, sono accusati di omissione di atti d'ufficio, dopo essere stati denunciati assieme ai loro consulenti dal fondatore di Bluebell per la gestione di questo filone di inchiesta – di cui si sono spogliati – e, pare, anche del cosiddetto “Mps 2” per cui è atteso il processo d'appello a carico di Profumo, Viola e Salvadori.
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