La storia di Irina, una donna di 59 anni sposata dal 2014 con un poggese. Il marito: «Hanno attaccato l’aeroporto, non sappiamo quando potrà tornare»
PRATO. Tra le migliaia di civili ucraini “ostaggi” della guerra scoppiata giovedì dopo l’attacco della Russia c’è anche una donna che da anni vive a Poggio a Caiano, dopo aver sposato un italiano. Si tratta di Irina Martelloni, 59 anni, originaria di Vyshneve, un piccolo comune che si trova a 15 chilometri dalla capitale del paese. «Irina è andata in Ucraina tre settimane fa per trovare la figlia e la nipote – racconta il marito Enrico Martelloni – e ora di fatto è bloccata lì. Non è una situazione semplice».
In queste ore Irina si trova nella casa della figlia, a Vyshneve, una città di 38.000 abitanti a sud-ovest della capitale. «Lì vicino – racconta il marito – c’è un piccolo aeroporto dove i russi volevano far atterrare le truppe d’assalto, ma da quello che hanno saputo, gli ucraini sono riusciti ad abbattere gli elicotteri di Mosca. La guerra ora è dappertutto e i civili non possono muoversi».
«Quel viaggio lo voleva fare da almeno due anni e io non era nemmeno tanto convinto – aggiunge Martelloni – Finora non aveva potuto a causa delle limitazioni dovute alla pandemia Covid. Poi ha deciso di partire e ora non sappiamo quando potrà tornare».
Quella di Irina è una situazione simile a quella di molti suoi connazionali che in questi giorni hanno tentato di lasciare il paese. Molti si sono messi in macchina diretti verso il confine polacco, che è ancora aperto. «Ma al confine ci dicono che c’è una coda di 20 chilometri – spiega il marito – Bisognerà aspettare e vedere come si mette la situazione». Intanto a Vyshneve la popolazione si è organizzata. «I negozi sono aperti – dice ancora Martelloni – e so che in famiglia hanno fatto provviste per cinque o sei giorni, poi non si sa che cosa potrà accadere».
L’abitazione dove si trova la famiglia, come molte altre, non è dotata di un rifugio. Ce n’è uno a quattro minuti di cammino. Se le cose dovessero mettersi male, tutti sono pronti a raggiungerlo.
Irina ed Enrico si sono sposati nel 2014. Lei aveva già due figli in Ucraina e insegnava economia e commercio all’Università di Poltava, una città a est di Kiev, non lontana da Kharkiv. Poi ha deciso di trasferirsi in Italia e da otto anni vive insieme al marito a Poggio a Caiano.
Sono alcune decine gli ucraini, soprattutto donne, che vivono a Prato e hanno lasciato i parenti nel paese d’origine. «Lì in Ucraina la guerra di fatto c’è dal 2014 – dice Enrico Martelloni – È una guerra dimenticata, di cui qui in Occidente abbiamo preferito non interessarci. Quando sono stato lì ho visto coi miei occhi ed è stato impressionante».