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Il Tirreno
Июнь
2022

Lucca, frase oscena rivolta alla moglie dello sconfitto: la festa del centrodestra diventa un caso

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Lucca, frase oscena rivolta alla moglie dello sconfitto: la festa del centrodestra diventa un caso

Il responsabile ha usato parole pesanti ma poi si è scusato ma infuria comunque la polemica. Il neo sindaco condanna l’episodio

Lucca. Polemica a Lucca dove i festeggiamenti per la vittoria alle elezioni comunali del candidato del centrodestra Mario Pardini trascendono il campo della politica e si trasformano in pesanti offese allo “sconfitto” Francesco Raspini e alla sua consorte. Parole irripetibili gridate da un sostenitore di Pardini (in quel momento assente) dopo che lo scrutinio aveva indicato l’imprenditore come nuovo sindaco di Lucca.

La diretta interessata non ha lasciato cadere nel vuoto l’accaduto. «Per chi non lo sapesse, sono la moglie di Francesco Raspini – scrive Ayelen Marino, su Facebook a corredo dell’articolo di Repubblica che riporta l’episodio – Che dire, complimenti ai vincitori! Che signori e che elettori di gran classe!». Il post della donna ha raccolto decine di testimonianze di solidarietà: «Quando un uomo si rivolge a una donna, chiunque essa sia, con questi termini offende l'intero genere femminile rendendo la donna un oggetto di puro piacere», si legge in un commento.

La frase in questione è passibile di denuncia, ma in un primo momento non c’erano gli elementi per procedere dato che non si sapeva chi l’avesse pronunciata. Nella tarda serata di ieri, però, c’è stato un colpo di scena: il responsabile ha inviato un messaggio privato a Raspini per scusarsi. «Si tratta di un candidato in una delle liste a sostegno del neo-sindaco Pardini, ma non ne rivelerò il nome nemmeno sotto tortura. Perché si è scusato autonomamente e perché, appunto, come non si deve mai infierire su chi perde non lo si deve fare nemmeno su chi sbaglia», ha spiegato l’ormai ex assessore. Di certo la vittoria del centrodestra (appoggiato dall’ex Casapound Fabio Barsanti) non è stata così signorile come invece auspicava Pardini, che dei modi garbati e dei toni pacati, ha fatto un must della campagna elettorale, tanto da essere già ribattezzato “il sindaco gentile”. «Mi dissocio categoricamente da tutti i comportamenti che non sono stati legittimi nel contesto dei festeggiamenti, sperando che possano cessare anche le polemiche», ha scritto Pardini sui social.

Interpellato dal Tirreno, il neo sindaco è voluto entrare ancor più nel merito della vicenda: «Non sapevo nello specifico delle frasi rivolte alla moglie di Raspini e do alla sua consorte e a lui la mia piena solidarietà. Condanno con fermezza l’episodio, così come le offese rivolte a una nostra sostenitrice in centro storico sempre durante i festeggiamenti. Non siamo allo stadio e non possiamo trasformare la dialettica politica in una bagarre tra opposte tifoserie. L’impronta che voglio dare alla mia amministrazione è quella che ho portato avanti in tutta la campagna elettorale, non ammetto toni diversi». l

© RIPRODUZIONE RISERVATA




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