Caro-prezzi, pochi al presidio: «Ma gli aumenti sono insostenibili»
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Il consigliere regionale Bugliani: «Riportiamo l’attenzione anche sugli aspetti della vita quotidiana, è una priorità»
MASSA. Non ha avuto successo la manifestazione svolta ieri a Massa, organizzata dal Coordinamento Provinciale del comitato dei cittadini “Non restiamo indifferenti. Ribelliamoci!”, per discutere di numerose questioni come il vertiginoso aumento delle bollette di gas, energia elettrica, acqua e utenze domestiche delle imprese o la precarizzazione del lavoro e la perdita del potere di acquisto delle retribuzioni, che costituisce l’unico caso in Europa. Franco Peselli, del coordinamento provinciale del comitato dei cittadini, tra gli organizzatori ha spiegato nello specifico le ragioni di tale protesta dichiarando: «Vogliamo sollecitare l’attenzione della politica, sia a livello nazionale che locale, su questi problemi. Mettendo in fila una serie di questioni, ovvero: i bassi salari, gli stipendi che non aumentano, e anzi secondo l’Ocsee sono diminuiti del 2,9% negli ultimi vent’anni, mentre in altri paesi, come Francia e Germania, sono aumentati del 30%; la precarizzazione del lavoro, soprattutto nei confronti dei giovani. – Peselli continua spiegando- In un contesto di questo tipo, notevolmente aggravato a Massa-Carrara, l’aumento esponenziale delle bollette crea ulteriori difficoltà alle famiglie. Le famiglie italiane non ce la fanno più e occorre che la politica si occupi di tali questioni cercando soluzioni».
Elisabetta Del Giudice, tra i partecipanti, ha aggiunto: «La politica energetica, da alcuni anni, ha bloccato i progetti sulle energie alternative. In una situazione di rincaro, come quella che stiamo vivendo, ci sembra doveroso fare pressioni sul Governo affinché vengano riviste certe questioni in materia di energia alternativa. Naturalmente- continua Elisabetta- non è solo questo il problema: i nostri salari e pensioni sono inadeguate per quello che la vita richiede. A fronte di questi rincari sarebbe giusto rivedere anche le retribuzioni e le pensioni, perché le persone non ce la fanno più. Questa situazione comincia ad essere pesante, ma spero possa cambiare».
Anche Egisto Ronchieri, d’accordo con le ragioni della manifestazione: «Sta diventando sempre più insostenibile pagare le bollette che sono sempre in aumento. Inoltre, anche se non mi riguarda personalmente, purtroppo, a causa della crisi tante famiglie vengono sfrattate dalle loro case e lasciate in mezzo alla strada senza alternativa. Questa situazione è sempre più difficile, è necessario trovare risorse per aiutare le persone e affrontare le spese sociali. Ad esempio, si potrebbe risparmiare sulle spese militari, che in questo momento sono in forte aumento, mentre le spese sociali stanno diminuendo, oppure si potrebbero eliminare tutta una serie di tasse che gravano sui costi delle bollette: questo sarebbe il modo migliore per venire in contro alle esigenze delle famiglie».
Nonostante la scarsa partecipazione, non sono mancati gli interventi di alcuni personaggi politici come il consigliere regionale Giacomo Bugliani che ha dichiarato: «Essere a questa manifestazione è un atto doveroso, perché in un momento difficile come questo, caratterizzato ancora dagli effetti della pandemia e da una crisi in atto che sta rendendo precaria l’esistenza di tutta la comunità internazionale; tornare a focalizzare l’attenzione su quelli che sono gli aspetti del vivere quotidiano delle persone è assolutamente importante. Dare risalto in una piazza a problematiche molto forti è una priorità, perché la politica non deve perdere di vista le esigenze primarie dei cittadini: si possono realizzare grandi opere e progetti, ma non si devono perdere di vista i bisogni primari delle persone».