Covid, c'è la fine dello stato di emergenza: sport, trasporti, scuola, discoteca. Ecco cosa cambia

Esattamente due anni fa ci preparavamo a trascorrere le festività pasquali rinchiusi nelle nostre case. Niente gite, niente pranzi familiari in casa o al ristorante, al massimo un servizio da asporto. Eravamo nel pieno della prima ondata della pandemia, si stavano ancora studiando le cure più appropriate per i malati di Covid, il vaccino era ancora a lontano da venire e dunque l’unica difesa possibile era ridurre al minimo i contatti interpersonali: erano i durissimi mesi del lockdown.
A due anni di distanza il Covid, con le sue varianti, c’è ancora ma nonostante il numero ancora alto di infettati e di decessi (il bollettivo di ieri recitava 99.475 nuovi casi, tasso al 15% e 177 morti), si può dire che in qualche modo possiamo cominciare a convivere con questo virus. Grazie soprattutto ai vaccini, che hanno giocato un ruolo fondamentale in questa difficile sfida con la malattia. E si può guardare con più speranza al futuro, anche a quello immediato. Dal 31 marzo, finirà – dopo oltre due anni – lo stato di emergenza nel nostro Paese. E dal 1 aprile, entreranno in vigore le norme del nuovo “decreto riaperture”.  Diciamolo subito: non si tratta di un liberi tutti. Resta infatti (almeno fino al 30 aprile) l’obbligo di mascherine al chiuso. E resta fino a fine aprile l’obbligo di green pass (soprattutto nella sua versione base) per molte attività, dai ristoranti al lavoro. Ma le nuove regole permetteranno a tutti quanti di riprendere una vita quasi normali, in attesa delle successive tappe che ci restituiranno una nuova libertà il prossimo 15 giugno. Dal 1 aprile, come detto, cambieranno molte regole per il avoro, la scuola, la quarantena, lo sport e il tempo libero: abbiamo provato a metterle in fila per fare un quadro preciso dei divieti che restano e di quelli che verranno meno.

A LAVORARE CON IL PASS BASE

Per gli over 50 resta l’obbligo fino al 15 giugno di concludere il ciclo vaccinale, compreso il richiamo. In caso contrario scatta una multa una tantum di 100 euro. Cambiano però le regole al lavoro. Già dal 25 marzo, gli over 50 non vaccinati possono accedere ai luoghi di lavoro con il green pass base. Niente più sospensione dal lavoro e dallo stipendio per chi non si vaccina (come invece è stato finora).
Ci sono novityà anche per il lavoro da remoto. La possibilità di ricorrere allo smart working nel settore privato senza l'accordo individuale tra datore e lavoratore, e quindi ancora con un regime semplificato, è prorogata fino al prossimo 30 giugno 2022. Nel settore pubblico invece la modalità di lavoro prevalente resta quella del lavoro in presenza.

MASCHERINA AL CHIUSO

Con la conclusione dello stato di emergenza non decade l’obbligo di indossare la mascherina. Fino al 30 aprile 2022 (salvo ulteriori proroghe) dovrà essere utilizzata in tutti i luoghi al chiuso, ad esclusione delle abitazioni private. In classe l’obbligo è esteso fino alla fine dell’anno scolastico (quindi a inizio giugno) con le chirurgiche. Dal 1° aprile anche nei luoghi di lavoro sarà sufficiente indossare mascherine chirurgiche. Lo stesso vale per tutti i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari.
Attenzione per quanto riguarda le visite ai pazienti in ospedale: servirà sempre il Super green pass fino al 31 dicembre. Questa maggiore prudenza è dettata per tutelare le persone più fragili.

STOP ALLE QUARANTENE

Che cosa cambia dal 1° aprile in caso di contatto stretto con un positivo? La cosa principale è che sono previste regole uguali per tutti sulla quarantena, senza distinzione tra chi ha fatto il vaccino e chi no. Addio quarantene quindi, anche per i non vaccinati, a seguito di contatto con un caso positivo al Covid: anche a loro si applicherà il regime dell'autosorveglianza, con obbligo di indossare per 10 giorni la mascherina Ffp2 e tampone necessario solo in caso di sintomi.
Non cambiano invece per il momento le regole invece per chi è positivo, che deve stare in isolamento (in linea di massima) per 7 o 10 giorni a seconda che sia o meno vaccinato. L’isolamento finisce solo in seguito all’esito di un tampone negativo.

AL RISTORANTE COL TAMPONE

Nuove regole anche per la ristorazione. Dal primo aprile per consumare seduti ai tavolini all’aperto di un bar o ristorante non servirà più il green pass. Se invece si vuole bere un caffè, pranzare o cenare al chiuso, resta obbligatorio, fino al 30 aprile, il certificato verde. Ma basterà quello base che si ottiene con anche con un tampone negativo.
Inoltre per alloggiare in hotel non bisognerà essere per forza vaccinati. E non servirà neppure il tampone. Dal primo aprile cade ogni obbligo di green pass negli alberghi e nelle strutture ricettive come i bed&breakfast.
Anche a chi va da parrucchieri, barbieri, saloni di bellezza e centri estetici non sarà più richiesto il green pass.

LO SHOPPING TORNA LIBERO

Cambiamenti importanti per lo shopping. Dal 1 aprile l’ingresso nei negozi e nei centri commerciali torna ad essere libero: non sarà più richiesto il green pass base (vaccinazione, guarigione o tampone) come avviene attualmente.
Sarà però indossare ancora fino a fine aprile la mascherina (basta quella chirurgica). La novità vale anche per uffici pubblici, tabaccherie anche e poste, tutti luoghi dove finora era richiesto il certificato verde base e nei quali l’accesso diventa libero (però sempre con mascherina).
Dal 1° maggio se non ci saranno controindicazioni in merito, si potrà accedere liberamente alle attività commerciali, cioè senza mascherina.

SUI TRENI E BUS

Per viaggiare su un treno ad alta velocità (dunque su tutte le “frecce”) non sarà più necessario essere in possesso del Super green pass. Ma fino a tutto il 30 aprile, a tutti coloro che salgono su mezzi di trasporto nazionali sarà richiesto il Green pass base. Quindi ai passeggeri di treni, di autobus, navi e traghetti che si spostano da una regione all’altra e di autobus basterà mostrare un tampone negativo, rapido o molecolare. I viaggiatori, anche sui treni locali, avranno sempre l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2.
Per salire sui mezzi di trasporto pubblico locale – tram e bus – non serve nessun certificato: decade l’obbligo di Green pass rafforzato. Ancora per un mese l’unico obbligo che dovranno rispettare i passeggeri è quello di indossare la mascherina Ffp2.

A SCUOLA/1: RIENTRANO I PROF NO VAX

È una delle questioni più dibattute in merito al “decreto riaperture”. Gli insegnanti che non si sono vaccinati, non potranno tornare ad insegnare. Ma, a partire proprio del 1° aprile, il preside non potrà impedire agli insegnanti no vax di tornare a scuola se muniti di green pass base (ossia tampone negativo). Resta il divieto di lavorare a contatto con gli alunni. Saranno perciò impiegati in “attività di supporto all'istituzione scolastica” con il green pass base. L'obbligo vaccinale per gli insegnanti (terza dose compresa) resta comunque fino al 15 giugno. Chi non si vaccina va dunque incontro alla sanzione di 100 euro.
Per medici, infermieri, lavoratori degli ospedali e delle Rsa l’obbligo di vaccinazione – pena sospensione dal lavoro e dallo stipendio – è prolungato al 31 dicembre.

A SCUOLA/2: IN DAD SOLO I POSITIVI

Dal 1° aprile scompaiono le differenze tra vaccinati e non vaccinati in caso di alunni positivi in classe. Fermo restando che solo gli alunni positivi andranno in isolamento fino a guarigione(da dimostrare con un test con esito negativo) e per loro può essere attivata la Dad, tutti gli altri possono sempre continuare a frequentare in presenza.
Con almeno quattro casi di positività tra gli alunni, sia alla primaria che alla secondaria, le attività proseguono con l’utilizzo per tutti (docenti e alunni) delle mascherine FFP2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con un soggetto positivo. Ai primi sintomi occorre fare un tampone di controllo.
In condizioni “normali” le mascherine chirurgiche vanno comunque indossate obbligatoriamente fino alla fine dell’anno scolastico.

ALL'UNIVERSITA': GLI OBBLIGHI

Limitazioni permangono anche nelle Università. Restano infatti fino al 30 aprile sia l’obbligo di mascherina sia di distanza di un metro in aula, oltre al divieto di accesso con temperatura sopra 37.5°. Esteso fino al 30 aprile anche l’obbligo di green pass base per gli studenti universitari e per «chiunque accede alle strutture appartenenti alle istituzioni universitarie». Limitazioni anche per i docenti universitari.
Resta anche per loro l’obbligo di vaccino fino al 15 giugno (pena multa di 100 euro) ma dal 1° al 30 aprile basterà essere muniti ed esibire il green pass base per insegnare (non è più obbligatorio il “super”). Le singole università decideranno sulla ripresa degli esami in presenza.

SPORT

Per praticare sport al chiuso servirà ancora il super green pass: in questo caso non ci sono modifiche e dunque fino al 30 aprile chi frequenta piscine e palestre al chiuso o pratica sport di squadra al chiuso, avrà bisogno ancora del super green pass (vaccinazione o guarigione). Chi invece svolge attività sportiva all’aperto non avrà alcun obbligo perché sarà libera.
Per quanto riguarda gli spettatori, per gli eventi sportivi all’aperto basta il green pass base. È sufficiente perciò il tampone per la vedere la partita allo stadio. Per gli eventi al chiuso, per esempio nei palazzetti dello sport per assistere alle partite di volley o basket, resta l’obbligo di super green pass. È sempre richiesta, sia allo stadio che al palazzetto dello sport, la mascherina Ffp2.

IN DISCOTECA

Per cinema, teatri, concerti e discoteche le regole variano, dal 1° al 30 aprile, a seconda di eventi all’aperto o al chiuso. Per vedere un film, uno spettacolo teatrale o assistere a un concerto al chiuso bisognerà indossare una mascherina Ffp2 e mostrare il Super Green Pass. Per le stesse attività, se svolte all’aperto, basterà il green pass base (tampone). Sempre con obbligo di mascherina Ffp2. In discoteca, dove si tornerà a capienza piena, c’è obbligo di super green pass. E basterà la mascherina chirurgica, da levare solo in pista al momento del ballo.
Per qualsiasi tipo di festa organizzata in un locale al chiuso (compleanno, laurea, nozze, cresima, comunione ecc.) gli invitati devono essere muniti di super green pass.