Fra buche, crepe e discariche abusive la strada dei Tir a Capannori aspetta ancora il nuovo asfalto
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Via del Rogio a rischio per pneumatici e sospensioni: una situazione critica a cui - per ora - non è stata trovata una soluzione
CAPANNORI. “Le strade dei Tir rese pericolose dall’asfalto che non c’è più”: si intitolava così l’articolo che Il Tirreno aveva dedicato alle strade maggiormente utilizzate dal traffico pesante nel territorio Capannorese. Era il febbraio del 2021. Più di un anno è trascorso, e se in alcuni casi la situazione è migliorata (per esempio è stato eliminato il pericoloso avvallamento di via del Frizzone all’altezza della rotonda con la Romana), in altri invece il problema non solo è rimasto ma, complice il passare del tempo (e del traffico, specialmente pesante) si è incancrenito.
Il caso più evidente è quello di via del Rogio, che soprattutto negli ultimi giorni, complice l’acqua che ha reso meno evidenti (e quindi più insidiose) le tante buche presenti, è tornata a far discutere. Una strada che, forse, paga pegno alla sua posizione apparentemente più defilata rispetto ad altre importanti arterie della Piana, ma non per questo meno importante. Questa è la strada che collega il casello autostradale alla zona industriale di Carraia, il percorso più diretto per chi dall’A11 si dirige all’aeroporto di Tassignano, ma anche un percorso di collegamento importante tra il Compitese e la Piana orientale, ma anche per chi – diretto verso o da il capoluogo – preferisce allungare un po’ il percorso ma evitare il centro di Tassignano (e relativi passaggio a livello e semafori).
Ebbene questa strada, di competenza comunale, contrariamente alla maggior parte delle altre direttrici del traffico pesante, in più tratti versa in condizioni disastrose. Anche l’ultimo strato di asfalto steso (nel 2016) comincia a logorarsi, ma è soprattutto nel tratto centrale, il più diritto, quello maggiormente a rischio per pneumatici o sospensioni, e dove viaggiare su due ruote richiede grande attenzione. Per completezza di cronaca c’è da dire che la strada è stata inserita, a dicembre, in un pacchetto di interventi di manutenzione straordinaria sulla viabilità da realizzarsi all’inizio dell’anno in corso. E considerando i tempi della burocrazia i quasi quattro mesi trascorsi dall’annuncio dell’intervento e la sua effettiva partenza non sono una stranezza. Resta da capire però che tipo di intervento sarà, perché per quel pacchetto sono stati stanziati centomila euro, e al suo interno è inserita anche la manutenzione di diverse altre strade.
L’asfalto di via del Rogio presenta tanti problemi: avvallamenti, buche, crepe. E l’impressione è che per rendere quella strada percorribile in piena sicurezza per tutti i suoi oltre quattro chilometri di lunghezza occorra un intervento radicale. Del resto, là dove le buche erano state tappate con il catrame, queste si sono già riformate.
Il tutto tralasciando le eventuali opere accessorie di cui la strada avrebbe bisogno, a partire da delle barriere di protezione laterali per evitare di finire, in caso di perdita di controllo del proprio mezzo, nel profondo canale che corre lungo il lato sud della strada. Poi la strada la notte è priva di illuminazione: certo, questo non è problema solo di via del Rogio, né un problema delle strade Capannoresi. E in questo senso è giusto dare la precedenza alle strade che insistono su zone più urbanizzate (mentre su via del Rogio non si affacciano edifici e non è percorsa da pedoni). Ma il buio però favorisce un altro grave problema della strada, quello del suo uso, da parte di incivili, per buttare i rifiuti. Ripulito e mantenuto tale lo stradello laterale che fino a qualche mese fa era utilizzato come discarica, gli inquinatori si sono spostati di qualche centinaio di metri, con i sacchi di monnezza buttati in altri punti ai lati della stessa strada.
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