Il futuro dell'energia in Toscana: come possiamo diventare indipendenti. I big del settore al convegno del Tirreno - Video
Nel salone della sede di viale Alfieri, a Livorno, un momento di confronto e di scambio di esperienze tra i principali attori del mondo energetico regionale e nazionale
LIVORNO. Energia. Un grande tema che racchiude una miriade di declinazioni. E che, soprattutto, per molte famiglie e imprese italiane in questo momento rappresenta un’emergenza, tra aumento delle bollette e incertezze sul futuro. Per comprendere come la Toscana e l’Italia si preparano alle prossime sfide energetiche, Il Tirreno ha organizzato – nella mattina di giovedì 14 aprile - un forum dal titolo: “Tra crisi energetica e politiche ambientali”. Un momento di confronto e di scambio di esperienze tra i principali attori del settore, a livello regionale e nazionale. Moderatore del dibattito il vicedirettore de Il Tirreno, Cristiano Meoni. Sul palco cinque relatori di primo livello, rappresentanti di importanti player dell’energia, del multiutility e del mondo accademico: Giovanni Giorgi, amministratore delegato di Olt offshore Lng Toscana; Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente; Adel Motawi, responsabile dei processi amministrativi di Terna; Emiliano Maratea, referente Enel Affari istituzionali e sostenibilità Toscana Umbria; Marco Raugi, prorettore dell’Università di Pisa, delegato alla sostenibilità. Presenti Eugenio Giani, presidente della Regione, e Antonio Mazzeo, presidente consiglio regionale della Toscana. In platea anche il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, e Piero Neri, presidente Confindustria Livorno Massa-Carrara Piombino. Neri, in particolare, è intervenuto sottolineando «l'esigenza per la costa di essere dotata delle infrastrutture fondamentali».
I NUMERI
L’Istituto regionale programmazione economica della Toscana (Irpet) spiega che, nel caso in cui l’aumento dei prezzi di energia elettrica e gas dovesse perdurare per l’intero anno, gli effetti sulla bolletta di ciascuna delle imprese toscane sarebbero davvero pesanti. «Nel loro complesso – scrive l’Irpet – le imprese industriali si troverebbero a dover pagare 4,2 miliardi di euro in più, mentre per i servizi la bolletta aumenterebbe di 3,8 miliardi». Non va meglio per le famiglie: «In termini assoluti l’incremento comporterebbe mediamente per ogni famiglia toscana, per consumi di luce, riscaldamento e carburante, un aumento medio mensile di circa 147 euro. Su base annua, se i prezzi restassero invariati ai livelli attuali, l’aumento sarebbe di circa 1.764 euro: 920 euro in più di luce, 602 euro in più di gas e 242 euro in più di carburante». Questi numeri spiegano meglio di tante parole quale impatto abbia sulla vita di aziende e famiglie la crisi energetica in corso.
TERNA
Terna – operatore di reti per la trasmissione di energia elettrica, impegnata come azienda nel raggiungimento della transizione energetica - ha un ruolo centrale nel processo di trasformazione energetica che sta alla base del processo di decarbonizzazione, come abilitatore e regista della transizione del mercato dell’elettricità verso fonti rinnovabili. Per raggiungere i target internazionali, infatti, la rete elettrica è il principale fattore abilitante. «Il nostro obiettivo è la decarbonizzazione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili – dice Adel Motawi -. Il nostro ruolo è di connettere alla rete tutti gli impianti che si fondano sulle energie rinnovabili, e garantire il trasporto di energia dal sud Italia, dove c’è maggiore disponibilità di vento e sole, verso le aree del nord Italia, dove invece si registrano i consumi maggiori. In un momento particolare come questo, con il caro bollette, è necessario che le fonti rinnovabili si sviluppino per garantirci una piena autonomia energetica».
IREN AMBIENTE
Iren Ambiente è presente in Toscana all’interno dell’azienda di servizi ambientali Asa Livorno, «ma abbiamo una profonda conoscenza territoriale della Toscana anche grazie alla nostra presenza nell’Ato sud, nei territori di Arezzo, Siena e Grosseto, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti», dice Eugenio Bertolini. Iren Ambiente, società controllata interamente dal Gruppo Iren - tra le principali multiutility italiane con oltre 9.000 dipendenti e 4,9 miliardi di euro di ricavi al 2021 -, ha perfezionato alla fine di novembre 2020 l’acquisto della Divisione Ambiente Allargata di Unieco S.C.L.C.A. «Siamo un’azienda a controllo pubblico – spiega ancora Bertolini - il tema del rapporto con gli stakeholder per noi è una priorità, ed è per questo che abbiamo iniziato una serie di progetti, come la ristrutturazione della società di raccolta Sei, e come una proposta di impiantistica legata all’economia circolare a Grosseto, attraverso il sito di Scarlino, a Siena, con SienAmbiente, e ad Arezzo, con le nostre partecipazioni nella zona del Valdarno».
OLT OFFSHORE LNG TOSCANA
Olt Offshore Lng Toscana è una società italiana che detiene la proprietà e la gestione commerciale del terminale galleggiante del rigassificazione “FSRU Toscana”, ormeggiato a circa 22 chilometri al largo delle coste tra Livorno e Pisa. L’amministratore delegato di Olt, Giovanni Giorgi, al forum de Il Tirreno ha parlato delle infrastrutture energetiche in una visione di lungo periodo, insieme alla loro sostenibilità economica, sociale e ambientale. Bertolini ha posto l’attenzione su come la filiera ambientale possa fornire un contributo significativo a quella energetica, dimostrando come l’attuale crisi del gas e delle materie prime possa essere comunque un’opportunità per valorizzare processi di recupero e riciclo dei rifiuti come fonti energetiche alternative ed economicamente sostenibili. «In questa fase di guerra stiamo lavorando al massimo, riceviamo un carico alla settimana e portiamo gas in Italia. Nel medio e lungo termine abbiamo intrapreso un percorso di miglioramento della sostenibilità ambientale dell’impianto, in particolare a luglio completeremo un progetto che dà possibilità di scaricare il Gnl su piccole navi metaniere, per abbattere le emissioni di anidride carbonica nell’ambito dello shipping».
ENEL
Dal palco del forum de Il Tirreno, Emiliano Maratea, referente Enel Affari istituzionali e sostenibilità per la Toscana e per l‘Umbria, ha approfondito il tema della sostenibilità quale vettore chiave per la transizione ecologica, e ha parlato anche delle questioni energetiche toscane ad ampio raggio. «Per noi la geotermia è il fiore all’occhiello delle energie rinnovabili. Il 92% della produzione geotermo-elettrica europea, viene rappresentata proprio dalle centrali di Enel in Toscana. Siamo a favore delle rinnovabili, puntiamo alla decarbonizzazione. In Toscana abbiamo altri fonti rinnovabili che stiamo sfruttando, per esempio l’idroelettrico, però la geotermia rappresenta la vera sfida di quello che può essere lo sviluppo sostenibile dell’intera regione. Già oggi la geotermina riesce a soddisfare il 30% del fabbisogno delle famiglie toscane, in futuro immaginiamo sviluppo tale che possa ampliare fabbisogno e bilanciarlo in modo tale da coprire circa il 50%».
L’ESPERTO
“L’energia e gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, complessità e possibili scenari ambientali economici e sociali”. Questo è il titolo dell’intervento del professor Marco Raugi, prorettore dell’Università di Pisa, delegato alla sostenibilità. «Il percorso dell’Italia - spiega - verso l’autonomia energetica è complesso, ci sono problemi tecnologici e geopolitici. Io penso che attraverso le fonti rinnovabili si possa aiutare questo percorso e arrivare nel tempo a poter essere autonomi».
LE ISTITUZIONI
«Siamo la regione che a livello di autosufficienza energetica, sulla base delle energie rinnovabili, ha una capacità maggiore rispetto alle altre. Oggi il 50% dell’autoconsumo toscano deriva dalla geotermia, più del 30%, senza dimenticare l’energia idroelettrica, con 32 punti in Toscana in cui l’acqua produce energia, ma anche fotovoltaico ed eolico». Così il presidente Eugenio Giani, che ha poi parlato delle pale eoliche nel Mugello che tanto hanno fatto discutere e continuano a far discutere: «Per nove pale eoliche, che consinterebbero energia a 100mila persone, il parere negativo della soprintendenza ha portato a un contenzioso e quindi a un giudizio di merito che spetterà al presidente del consiglio. La Toscana è virtuosa, dobbiamo renderla ancora più virtuosa». Queste, invece, le parole del presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo: «La Toscana ha sempre giocato in anticipo per quanto riguarda la sfida a nuovi modi di produrre energia. Penso, per esempio, all’accoglimento del rigassificatore Olt alle porte di Pisa, ma anche investimenti sulle energie rinnovabili. Ma ora vogliamo rilanciare, c’è in gioco il futuro della Toscana e del paese. Con l’aumento dei costi dell’energia sentiamo ancora più forte la necessità di dare risposte e soluzioni ai cittadini e alle imprese che possono venire a insediarsi».