Livorno, muore a 45 anni dopo il malore in auto davanti alla Pam
Non ce l'ha fatta l'uomo soccorso mercoledì pomeriggio nel parcheggio di piazza Saragat: è morto in ospedale
LIVORNO. Non ce l'ha fatta Michele Di Tanto, l'uomo di 45 anni trovato riverso sul sedile di una Renault Clio bianca parcheggiata davanti alla Pam di piazza Saragat. E' morto in ospedale nella mattinata di giovedì 14 aprile.
I familiari non avevano sue notizie dalla serata di martedì scorso. Poi alle 18 di mercoledì 13 aprile, in una macchina parcheggiata, due passanti lo hanno trovato riverso sul sedile. E i soccorritori lo hanno rianimato per ben due volte dopo un malore improvviso. Michele Di Tanto era padre di una bambina ed era cresciuto nel quartiere di Corea.I soccorsi, dopo la chiamata al 112, sono stati tempestivi. E i volontari della Misericordia di Antignano (sul posto con l'infermiere del 118) insieme ai colleghi della Svs di via San Giovanni con il medico, per ben due volte sono riusciti a riportarlo alla vita da quel maledetto arresto cardiaco, riprendendone il battito. Una prima volta lì, ai piedi dell'auto dove era seduto sul sedile del guidatore e dalla quale è stato tirato fuori per essere salvato.
E una seconda sull'ambulanza della Società volontaria di soccorso, dove aveva perso nuovamente conoscenza nel tragitto verso viale Vittorio Alfieri. Arrivato nella shock room del pronto soccorso già intubato - assistito oltre che dai volontari, sia dal dottore che dall'infermiere, quest'ultimo salito a bordo del mezzo Svs per assicurare un monitoraggio ancor più efficiente - ha continuato a lottare nonostante le gravissime conseguenze del malore improvviso che lo ha colpito nell'abitacolo della sua auto.
Proprio lì, davanti al punto vendita della grande distribuzione, poco dopo le 18 sono arrivati i numerosi parenti di Di Tanto, che lo stavano cercando dalla sera prima quando si era allontanato da casa salutando l'ex moglie. Per l'ultima volta, infatti, era stato visto martedì sera. Poi nessuna notizia.Sulle cause del malore sta indagando la polizia di Stato, subito intervenuta con due equipaggi della Squadra volante dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, diretto dal vicequestore Francesco Falciola.
Stando a quanto appreso l'arresto cardiaco sarebbe avvenuto pochi minuti prima che le due persone di passaggio, ascoltate dagli inquirenti, lo trovassero immobile sul sedile del conducente, sulla Renault Clio chiusa e parcheggiate in mezzo alle altre macchine delle persone che si trovavano al supermercato, ma senza le portiere bloccate. Michele è stato trasferito all'ospedale, dove è morto nella mattinata di giovedì 14 aprile.