Risultati pilotati in Eccellenza, le società smentiscono: «Incontro a Bientina? Ricordo solo le serate al Boccaccio...»

I dirigenti di San Miniato Basso e Cuoiopelli sui sospetti di combine rimandano alla legge del pallone: «È il campo a decidere»

PONSACCO. Tra chi Bientina «tra poco non so nemmeno dov’è» – copyright Claudio Pagni, presidente della Cuoiopelli – e chi dice di «ricordarla solo perché da giovane andavo al Boccaccio» – qui i diritti sono di Maurizio Geri, ds del San Miniato Basso – arrivano solo smentite sull’incontro che si sarebbe tenuto in un bar bientinese tra i vertici delle due società e quelli del Castelfiorentino, per decidere delle presunte combine che stanno agitando il calcio d’Eccellenza.

Il succo è che il contenuto della telefonata tra un calciatore del Ponsacco (la denuncia è partita dall’allenatore Livio Paci) e uno del San Miniato Basso sia un cumulo di «voci riportate al bar» e di «chiacchiere senza nessun fondamento». Le dirigenze di San Miniato Basso e Cuoiopelli si smarcano, dicono e ripetono che quell’incontro non c’è stato. E che di partite combinate non sanno nulla.

Il clima è di nervosa attesa. Si aspetta qualche eventuale mossa da parte della Procura Federale, che dopo la segnalazione da parte del Ponsacco, ha inviato i suoi ispettori alle partite Ponsacco-Piombino, Castelfiorentino-San Miniato Basso e Fucecchio-Cuoiopelli.

Sia Pagni che Geri affermano di non avere avuto nessuna convocazione dalla procura. «Nessuno ci ha sentiti o chiamati finora», spiega Pagni. «Aspettiamo di capire – gli fa eco, Geri – ma spero che non succederà nulla, dato che non c’è nulla. Noi siamo molto tranquilli, anche se ci dispiace che il nostro nome sia associato a questa vicenda inesistente».

Nella telefonata tra i due giocatori di Ponsacco e San Miniato Basso, registrata e consegnata alla Procura Federale, si parla di 10mila euro che verrebbero pagati dal Castelfiorentino alle altre due squadre per garantirsi la permanenza in categoria. «Le partite bisogna vederle – contrattacca il presidente della Cuoiopelli – perché contro il Castelfiorentino è andata in un certo modo: hanno fatto gol in fuorigioco, a noi non hanno dato un rigore grosso come una casa. E che si deve fare noi? Se si fossero presi soldi almeno eravamo tutti contenti, invece non si è vista una lira», conclude sarcastico.

E punta il dito contro il Ponsacco: «Vedendo le partite di domenica, cos’hanno da dire questi stupidini del Ponsacco? Mi viene da dire così: stupidini. A fare le registrazioni senza nessun criterio siamo capaci tutti. La Cuoiopelli, secondo in classifica, avrebbe perso con il Castelfiorentino per un accordo. E perché, il Milan non ha perso contro lo Spezia in casa? Sono cose che succedono nel calcio». Un’opinione che ritorna nel pensiero del ds Geri. «Noi si giocava per andare secondi, cosa che ci permetteva di saltare un turno dei playoff perché c’era la forbice con la quinta. Perché dovremmo presentare una sconfitta alla squadra? Sono cose che non stanno né in cielo né in terra».

Anche per il Ponsacco «nessuna convocazione ancora dalla Procura Federale», come conferma l’allenatore Livio Paci, l’uomo che ha portato la presunta combine all’attenzione della Federazione.

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